SANT’AGATA RITORNA AD “INCONTRARE” I CATANESI: DOMANI IL BUSTO SARÀ ESPOSTO IN CATTEDRALE. IL PROGRAMMA

Ostensione Straordinaria Sant’Agata. Il 21 maggio Sant’Agata sarà di nuovo tra il suo popolo. Lo rende noto in un comunicato Luigi Renna, il nuovo arcivescovo della città di Catania, in cui conferma l’importanza e la necessità per i fedeli di Agata di rivedere il volto della Santa Patrona.

Renna fa sapere che l’Ostensione Straordinaria del Busto Reliquario e delle Sacre Reliquie di Agata «sarà una giornata di preghiera e raccoglimento, di sosta orante davanti al Busto reliquiario, di possibilità di confessarsi per riconciliarsi con Dio e con i fratelli».

Il programma della giornata

In seguito all’apertura del Sacello in forma privata alle ore 7:30, durante tutta la giornata sarà possibile partecipare alle messe dell’Eucaristia nella vicina Chiesa Santissima dell’Elemosina (Basilica Collegiata) alle ore 9:00, e alle 11:00 e alle 17:00 presso la Chiesa San Placido. La giornata di preghiera sarà alimentata dalla recita del Rosario e dai canti tradizionali per Sant’Agata per la comune invocazione alla pace e alla salute. I devoti che vorranno venerare la Santa Agata o fare una preghiera potranno recarsi in Cattedrale dalle ore 7:30 fino alle ore 20:00 in religiosa fila.

Bisognerà essere muniti di mascherina e procedere verso il transetto fino all’altare maggiore, per poi proseguire all’uscita attraverso la navata centrale.

In occasione dell’Ostensione Straordinaria sarà possibile confessarsi e benedire i sacchi votivi e oggetti di devozione. I devoti alla Santa Patrona potranno offrire fiori e cera (preferibilmente bianca o liquida) all’altare. Dopo l’ultima messa presieduta da Monsignor Renna alle ore 20:00 in Cattedrale, i devoti saranno invitati a uscire dalla Chiesa per effettuare in forma privata la chiusura del sacello.

«Chiediamo l’intercessione di Sant’Agata per la pace tra Ucraina e Russia. Preghiamo anche per la nostra situazione sociale progredisca nel superamento di tante precarietà, soprattutto nell’ambito del lavoro, della cultura della legalità, della cura delle nuove generazioni», afferma l’Arcivescovo nella nota pubblica. «Che la Luce del Risorto, che rifulge sul volto di Agata, illumini anche i nostri occhi e ci faccia crescere nella fede, nella carità, nella speranza».