CATANIA: Sfruttavano bambino in autolavaggio e versavano liquami nel sottosuolo: indagate due persone

La Polizia di Stato nella giornata di ieri, ha indagato in stato di libertà S.S.e S.C. per i reati di sfruttamento dello stato di bisogno del lavoratore e scarico illegale delle acque sporche nel sottosuolo; inoltre S.C. è stato indagato in stato di libertà per i reati di oltraggio e resistenza a Pubblico Ufficiale.

Nel particolare personale del Commissariato Borgo-Ognina, durante un’attività di controllo del territorio, ha notato un’attività commerciale di autolavaggio all’interno della quale c’era un bimbo con un macchinario intento a pulire l’interno di una macchina.

I poliziotti stupiti da questa strana situazione, si sono accertati chi fosse questo bambino e, uno dei dipendenti, ha dichiarato che il bimbo era il figlio della convivente di uno dei due titolari. Inoltre, a seguito di immediata attività info-investigativa, è emerso che il bimbo non è iscritto a scuola, che l’ultima classe frequentata è stata la quarta elementare e che ha interrotto l’istruzione elementare obbligatoria da un anno.

Inoltre è stato riscontrato che i due titolari, tali S.S. e S.C., esercitavano detta attività senza l’autorizzazione per lo scarico delle acque reflue nel sottosuolo con relativo danno ambientale e senza la Scia, quindi totalmente abusivo.

Inoltre, sono stati accertati anche numerosi reati in materia di salubrità e sicurezza dei luoghi di lavoro, con particolare riferimento allo stato di sporcizia pregressa, ambiente insalubre per la presenza residui di oli nel pavimento, impianto elettrico non a norma con fili volanti, scarsa manutenzione con dislivelli nel suolo con rischio inciampo, mancanza di attestato di formazione professionale.

Uno dei titolari, il pluripregiudicato S.C., durante il controllo è andato in escandescenza facendo resistenza e oltraggiando i poliziotti. Sul posto è intervenuta anche la polizia locale che, in particolar modo, ha proceduto alle relative contestazioni di carattere amministrativo.