“TENEVA PER SÉ I SOLDI DELLE TASSE DEI CLIENTI”, DENUNCIATO COMMERCIALISTA A CATANIA

Recentemente, presso il Commissariato Borgo-Ognina è stata presentata una strana denuncia nella quale il rappresentante legale di una società operante nel settore della solidarietà lamentava, paventando di essere rimasto vittima di un reato, che gli erano pervenute numerose ingiunzioni di pagamento da parte dell’Agenzia delle Entrate e della Camera di Commercio: tutto questo, nonostante fosse in possesso delle regolari ricevute di pagamento, consegnategli dal proprio commercialista il quale, peraltro, si era anche curato dei relativi pagamenti.

Le prime attività investigative sono iniziate dalla disamina delle ricevute di pagamento consegnate al denunciante dal commercialista: dal confronto è emerso che il logo della Camera di Commercio apposto sulle citate ricevute presentava evidenti differenze da quello vero. A questo punto, si sono resi necessari ulteriori e più approfonditi accertamenti e riscontri.

Anzitutto, la vittima (a questo punto divenuta tale) a conferma del rapporto di collaborazione con detto commercialista, ha presentato agli agenti le mail intercorse col professionista, gli assegni a lui intestati e i solleciti/diffide di chiarimento a lui inviati dal legale incaricato, precisando che, a fronte di ciò, nessun riscontro gli è mai pervenuto dal suddetto professionista. Anzi, la vittima non è più riuscita a rintracciarlo perché, nel frattempo, lo stesso aveva lasciato lo studio dove svolgeva l’attività professionale, senza aver comunicato la nuova sede.

Alla fine, l’uomo è stato rintracciato e denunciato in stato di libertà dalla Polizia di Stato: si tratta di un commercialista con studio in una zona centralissima della città e deve rispondere dei reati di falsità materiale commessa dal privato, ai sensi dell’art. 482 del Codice Penale, per aver utilizzato in modo alterato il logo della Camera di Commercio, e truffa, ai sensi dell’art. 640 Codice Penale, perpetrata ai danni della citata società per un importo pari a svariate migliaia di euro tra tasse e onorario.