
Non capita tutti i giorni di assistere a bambini così piccoli che, per la festa di diploma della scuola dell’infanzia, mettono in scena la Divina Commedia, declamando versi danteschi con una padronanza sorprendente. È successo il 23 giugno, al Piccolo Teatro di Paternò, allo spettacolo di fine anno della scuola paritaria dell’infanzia “C’era una volta”, situata in via Circumvallazione 335.
Un evento che ha emozionato e stupito, confermando ancora una volta l’originalità e l’eccellenza educativa di questa realtà fondata dalla direttrice Federica Ligresti appena quattro anni fa, ma già punto di riferimento per tante famiglie del territorio.
Sin dall’inizio, la scuola si è posta un obiettivo ambizioso: accompagnare i bambini verso l’ingresso nella scuola primaria con competenze solide – leggere, scrivere, fare i primi calcoli – ma soprattutto con una mente curiosa e autonoma.
Durante lo spettacolo, i piccoli alunni con tunica rossa e corona d’alloro hanno portato in scena con sorprendente padronanza la Divina Commedia. Ma ciò che ha davvero lasciato senza parole il pubblico presente – composto da genitori, amici e familiari visibilmente emozionati – è stata la capacità dei bambini di recitare i canti in lingua volgare dopo aver studiato il personaggio di Dante.
Uno spettacolo raro, diverso dal solito, che ha mostrato quanto lavoro ci sia stato dietro: non è comune, infatti, che bambini così piccoli affrontino un’opera così complessa. Come è possibile? La risposta sta nel metodo educativo che la scuola “C’era una volta” applica quotidianamente, fatto di amore, gioco, scoperta e stimolazione continua.
«Nella nostra scuola accompagniamo i bambini in un percorso psicologico, pedagogico e didattico fatto di amore, gioco e scoperta», ha raccontato la direttrice. «Trasformiamo il lavoro in gioco, e attraverso il gioco i bambini apprendono con entusiasmo: li stimoliamo a 360 gradi, perché crediamo in una crescita completa, che coinvolga mente e cuore».
Ed è proprio con questo approccio che, in pochi mesi, i piccoli studenti hanno imparato a memoria i versi del sommo poeta. «Ho scelto la Divina Commedia perché sapevo che erano in grado di affrontarla», ha aggiunto, «e così è stato: stimolarli a imparare è la nostra missione».
Il momento più toccante della recita è arrivato alla fine, quando sono stati consegnati i diplomi ai bambini dell’ultimo anno, tra la commozione della direttrice, delle altre maestre e del pubblico. «Grazie a questi bambini, qui a C’era una volta viviamo ogni giorno una favola. Li cresciamo come se fossero i nostri figli, e i genitori lo sentono, lo sanno», ha concluso la direttrice.
Grazie a questo percorso, i bambini sono pronti ad affrontare il nuovo cammino della scuola primaria non solo con le competenze necessarie, ma con un’apertura mentale e una sicurezza che raramente si vedono a questa età.