Variante, il rinvio del consiglio: dito puntato della minoranza

95047.it Di seguito, la nota inviata dai quattro consiglieri di minoranza:

“Riteniamo che l’ennesimo ed ingiustificato rinvio del Consiglio Comunale, durante la trattazione della delibera finalizzata alla realizzazione in zona pep di un distributore di carburante, sia solo un modo per prendere tempo e tentare di “convincere” i Consiglieri indecisi a votare in modo favorevole la variante che prevede la realizzazione di un rifornimento in area a verde.
Il sindaco ed i Consiglieri di maggioranza utilizzano quale pretesto e scusante la necessità di sentire l’opinione dei cittadini, richiesta discutibile dal momento che la delibera e’ stata già predisposta 4 mesi fa e dopo aver concluso l’iter amministrativo e’ già in discussione in Consiglio Comunale.
Ad aggravare tale posizione si aggiunge il fatto che in data 9 Aprile si è già tenuto un proficuo incontro con i cittadini che alla presenza dell’Asessore all’urbanistica hanno espresso la loro contrarietà alla realizzazione del rifornimento, e suggerito diverse proposte alternative che permetterebbero il mantenimento della destinazione urbanistica prevista dal Prg (zona a verde attrezzato).
Il rinvio della seduta e’ stato possibile anche grazie al voto favorevole dei consiglieri Virgolini e Condorelli che dimostrano per l’ennesima volta di essere organici alla maggioranza nonche sostenitori e responsabili del fallimento del Sindaco Mangano.
Taluni giochi politici che vedono protagonisti alcun esponenti della finta minoranza sono frutto di accordi sottobanco e di gentili “concessioni” elargite dal Sindaco al fine di garantirsi una nuova maggioranza e forse anche la condivisione di un futuro progetto politico.

A Paternò purtroppo in Consiglio Comunale sembra essere tornati alla prima Repubblica, dove si votano le delibere non perché ritenute utili allo sviluppo della città ma solo perché si è ricevuto qualche incarico professionale e/o sottogoverno per gli amici o parenti.

Faremo un appello a tutti i tecnici ed alle associazioni dei professionisti, affinché nei prossimi giorni possano darci ulteriori ed utili idee, per approfondire dal punto di vista tecnico la problematica e proporre ulteriori soluzioni alternative a quello che a noi sembra un progetto improprio ed urbanisticamente irriverente rispetto ad una valorizzazione sociale della zona che interessa Corso del Popolo e Viale dei Platani”.