“La festa non è stata abbandonata ai mafiosi”

95047.it Di seguito, l’intervento di padre Enzo Algeri:

“Prima di dare giudizi è bene informarsi. Credo che all’episodio sia stata data più importanza del dovuto e questo ha avuto un effetto contrario rispetto a quello che si prefiggeva chi ha puntato il dito: ha fatto diventare importante a livello nazionale il boss noto ai soli paternesi, ora si fregerà di una medaglia in più nel mondo della malavita.
Inoltre, la vicenda è stata riferita in modo del tutto errato dal Gazzettino di Sicilia (RAI), perché non è avvenuto durante la processione di Santa Barbara, ma giorno 2 dicembre, giorno in cui è permesso ai cerei di girare per il paese in modo autonomo e sotto la responsabilità di chi guida il gruppo cui fa riferimento il cereo, che, guarda caso, era quello dei dipendenti comunali. Ancora, forse non sapete che, ormai da anni, l’elenco dei portatori delle varette, prima che questi ricevano l’incarico è trasmesso ai Carabinieri, che escludono quelli che hanno pendenze penali.

Infine, è bene sapere che da anni i sacerdoti di Santa Barbara preparano con degli incontri tutti quelli che stanno sotto la vara e quelli che portano le varette. Io mi ricordo che una ventina di anni fa l’ambiente di coloro che stavano sotto la vara e portavano le varette era pessimo, si arrivava a bestemmiare in chiesa; ora tutto è molto diverso. Questo è il risultato del lavoro che da oltre vent’anni hanno fatto i sacerdoti della Parrocchia Santa Barbara, che non hanno abbandonato la festa in mano ai mafiosi, ma sono stati con i portatori per aiutarli a vivere in modo più cristiano la festa.
Buone feste a tutti”.