ACCORPAMENTO DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI CHE FARÀ “SPARIRE” TRE STORICI CIRCOLI DIDATTICI A PATERNO’. NOTA DEL PARTITO DEMOCRATICO

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Nel silenzio e nell’indifferenza generale,  con D.A. n.1/Gab dello scorso 4 gennaio,  la Regione Sicilia ha sancito con un colpo di spugna la cancellazione di tre presidi scolastici che nella Città rappresentano strumenti di crescita culturale, civile, sociale, umana. La scuola è un presidio educativo fondamentale dove si formano le donne e gli uomini del domani  e si acquisisce il senso di cittadinanza . 

A Paternò’ verranno accorpati i seguenti istituti:
Il I circolo didattico L. Radice alla scuola media statale Virgilio;
Il III Circolo Didattico Aldo Moro all’ Istituto comprensivo  D.D.  G. Marconi;
Il II Circolo Didattico Giovanni XXIII all’ Istituto comprensivo  G. B. Nicolosi .

Dall’anno 2024/2025, a Paternò sei istituzioni scolastiche si ritroveranno  a fare i conti con problematiche anche di tipo burocratico/amministrativo oltre che didattico e formativo.

E’ da mesi  che paventiamo, inascoltati, una soluzione così penalizzante per la Nostra Città, mentre le forze politiche che sono al Governo della Regione (Fratelli d’Italia,  per esempio, con  le cariche prestigiose che conta, fra cui il  Presidente dell’ARS), resta sull’uscio della porta del Comune ad elemosinare qualche posto in Giunta fregandosene dei danni che Paternò sta subendo .

Soprassediamo  sui tagli all’occupazione che tali accorpamenti produrranno (Dirigenti Scolastici, Dirigenti Amministrativi, addetti alle Segreterie , personale ausiliario etccc…), ma il degrado educativo e culturale  è bello e servito !

Sindaco, considerato che Lei è da anni componente del consiglio scolastico provinciale, Le chiediamo un confronto aperto su questa spinosa problematica.

Con Fratelli d’Italia (silenti) e gli altri partiti del centrodestra discuta di assessorati e posti al sole , con Noi si confronti sulle vere problematiche della Città. Siamo a fianco di chi si batte per la salvaguardia di ciò che appartiene a Paternò, sempre più depredata dei presidi democratici!

E  considerato che il dimensionamento è cosa fatta adesso ci si aspetta almeno dall’amministrazione comunale una oculata gestione territoriale dei neo Istituti Comprensivi .
Attendiamo !

Questi sono i frutti di quell’autonomia differenziata che la destra padana e conservatrice vuole a qualsiasi costo e  che porterà tutto il Sud e quindi Paternò verso un impoverimento umano ed economico senza possibilità di ritorno.