AEREO CADUTO ETIOPIA, TRA LE VITTIME SEBASTIANO TUSA, ASSESSORE REGIONE SICILIA, IL RICORDO DEL PRESIDENTE MUSUMECI

Ho appena ricevuto la conferma ufficiale dell’Unità di crisi del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: l’assessore Sebastiano Tusa era sull’aereo precipitato in Etiopia. Sono distrutto.

È una tragedia terribile, alla quale non riesco ancora a credere: rimango ammutolito.

Perdo un amico, un lavoratore instancabile, un assessore di grande capacità ed equilibrio, che stava andando in Kenya per lavoro.

Un uomo onesto e perbene, che amava la Sicilia come pochi.

Un indimenticabile protagonista delle migliori politiche culturali dell’Isola.


Nella lista passeggeri del Boeing 737 della compagnia aerea Ethiopian Airlines schiantatosi poco dopo il decollo da Addis Abeba, c’è anche l’archeologo italiano di fama mondiale Sebastiano Tusa. Tra i 149 passeggeri ed 8 membri dell’equipaggio, nessuno si è salvato.

Secondo le prime informazioni, ci sarebbero otto italiani tra le vittime, una delle quali potrebbe essere il famoso archeologo.

Tusa è anche assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana ed è Sovrintendente del Mare della Regione. Tusa era diretto in Kenia, per un progetto dell’Unesco, dove era già stato nel Natale scorso insieme con la moglie, Valeria Patrizia Li Vigni, direttrice del Museo d’Arte contemporanea di Palazzo Riso a Palermo.

Figlio del famoso archeologo Vincenzo Tusa. Laureato in Paletnologia. Dirigente della Regione Siciliana, negli anni novanta è responsabile della sezione archeologica del Centro Regionale per la Progettazione e il Restauro. Nel 2003 durante scavi da lui diretti a Pantelleria vengono trovati tre ritratti imperiali romani.

Nel 2004 è nominato come primo Sovrintendente del Mare da parte dell’assessorato dei Beni culturali della Regione Siciliana. Nel 2005 ha guidato gli scavi a Mozia, riportando alla luce, sulla strada sommersa che conduce all’isola, delle strutture identificabili come banchine. Nel 2008 ha realizzato un film documentario con Folco Quilici sulla preistoria mediterranea a Pantelleria.
Abbandonata la ricerca sul campo, si occupa di amministrazione dei beni culturali nei ruoli della Regione Siciliana, guidando la soprintendenza di Trapani.

Nel gennaio 2010 è stato nominato Socio Onorario dell’Associazione Nazionale Archeologi. Nel 2012 torna a dirigere la Soprintendenza del Mare. Nel marzo 2012 si candida al consiglio comunale di Palermo nella lista di FLI ma non è eletto. L’11 aprile 2018 viene nominato assessore ai Beni Culturali dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in sostituzione di Vittorio Sgarbi.