ALLACCIATE LE CINTURE

Le cinture di sicurezza sono dei sistemi di sicurezza passivi delle autovetture.

Esse riducono il rischio che il guidatore ed i passeggeri impattino contro le strutture interne dell’abitacolo o peggio ancora vengano sbalzati fuori in conseguenza dell’impatto. Furono progettate dall’ingegnere svedese Nils Bohlin per la famosa casa costruttrice Volvo che nel 1959 presentò la cintura di sicurezza (detta a V) con tre punti di ancoraggio.

Le cinture di sicurezza sono obbligatorie per Legge: lo stabilisce l’art. 172 del Codice della Strada. Il
oro uso è obbligatorio per i conducenti e per i passeggeri dei veicoli, sui sedili anteriori e posteriori. Chi non le indossa è soggetto ad una sanzione amministrativa massima di 323 euro fino ad arrivare anche alla sospensione della patente del guidatore in caso di recidiva.

Specifiche esenzioni sono riservate agli appartenenti alle forze dell’ordine, ma in generale l’obbligo è per tutti, anche per le donne in gravidanza: l’esonero dall’utilizzo della cintura è ammissibile allorquando il ginecologo ne certifichi il rischio. L’obbligo di dotare tutte le autovetture degli attacchi per le cinture di sicurezza inizia con le auto immatricolate dal 1976 in poi.

La Legge punisce chi altera il normale funzionamento della cintura di sicurezza con multe che vanno da 41 euro a 167 euro e la decurtazione di 5 punti dalla patente di guida. Ogni cintura dev’essere omologata ed identificata mediante una specifica targhetta in essa applicata.

Un aspetto da tenere seriamente in considerazione è l’orientamento giuridico in merito al concorso colposo tra il conducente ed il passeggero privo di cintura. Infatti, in caso di incidente stradale con lesioni ai passeggeri, il conducente del mezzo risponde del reato di lesioni personali colpose o di omicidio colposo, qualora purtroppo vi siano dei morti. Dunque, se sembrerebbe oramai scontato l’uso delle cinture per il conducente non deve sembrare facoltativo per i passeggeri trasportati.

Si rischiano pesanti conseguenze amministrative e penali per il soggetto alla guida. Per concludere un breve cenno su com’è fatta una cintura di sicurezza. Essa è composta da 8 parti ciascuna delle quali svolge una specifica funzione: cinghia, avvolgitore, regolatore, ancoraggi, linguetta di aggancio, anello oscillante, fibbia di chiusura e pretensionatore. Una particolare funzione è svolta da quest’ultimo elemento il quale è presente nelle vetture più recenti.

Questo dispositivo (ritraendo la cintura) avvicina il corpo del conducente e dei passeggeri ai rispettivi sedili nel momento immediatamente antecedente all’impatto, riducendo quindi il rischio che essi vadano a collidere con il volante o con il cruscotto.
Ing. Antonino Borzì
(Amministratore della Eurorevisioni s.r.l., Tecnico Ricostruttore della dinamica degli
incidenti stradali e Consulente tecnico Forense)