“APPELLO DI UN PRETE DI CAMPAGNA!”. PRESIDENTE MUSUMECI: ” VENGA, A FARSI UNA PASSEGGIATA A SANT’ALFIO E PUNTALAZZO, CAPIRÀ QUANTO C’È DA FARE”

Presidente della Sicilia, politico del bene pubblico Nello Musumeci,
Un uomo che non ha la libertà di esprimere le idee in favore di un popolo dimenticato non è uomo. Essendo io uomo che ha fatto una scelta di vita come consacrato a Dio, e a Lui debbo rendere conto, dico con tutta libertà e rispetto quello che scrivo a favore dei poveri, degli ultimi, di quelli scartati per non correre il rischio di essere un quaquaraqua, seppure conosco di avere molti limiti.
Non so dove vive lei in questo tempo per noi drammatico, certamente io e tutti gli abitanti dei vari Comuni Etnei sì.
Sono il parroco di Sant’Alfio e di Puntalazzo.
Mi conosce bene!
Le famiglie, gli stessi Sindaci dei paesi Etnei e pure io siamo stanchi di aspettare l’inadeguatezza di una politica tardiva e scandalosa regionale, nazionale ed europea nel dare aiuto subito a chi l’ha messa lì come ruolo di garanzia istituzionale di Presidente della Regione Sicilia per il bene di tutti i Siciliani. Per caso lei sa da quanti mesi stiamo soffrendo? Dal mese di febbraio.
Siamo stanchi, traditi, esasperati perché qui nessuno viene a dare aiuti concreti alla popolazione. Certo qualche sporadico intervento di pulizia delle strade della Protezione Civile, ciò non è per nulla sufficiente. Basta, con le promesse!
Le famiglie hanno urgente bisogno, essere aiutate subito, come voi, subito volete essere pagati dei nostri contributi e tasse, la invito a togliete subito le tasse sui rifiuti ai cittadini e alle attività imprenditoriale come segno di primo atto concreto di sostegno alle famiglie.
Direte: impossibile! Allora, mi chiedo se tutto é impossibile quale è il vostro ruolo in caso di calamità? Noi, da voi, mi metto nei panni delle famiglie, attività commerciali, aziende e imprese, non abbiamo ricevuto ad oggi nulla. Promesse tante, fattti concreti nulla!
Tutto ciò è immorale, dal mese di febbraio fino a settembre, ieri nuova ondata di lapilli, cenere, scope, soffiatore, pulizie dei tetti, agricoltura sconvolta, bar ed esercizi economici, tutti all’unisono urliamo giustizia e immediati interventi economici a favore delle famiglie e delle imprese.
Non ne possiamo più delle parole buttate al vento!
Venga, Presidente a farsi una passeggiata a Sant’Alfio e Puntalazzo, capirà quanto c’è da fare, anzi la invito di sporcarsi le mani e prenda con noi il soffiatore, la scopa e ci aiuti a pulire, perché le nostre forze e la pazienza si è esaurita.
Basta fare silenzio!
Occorre gridare il vostro inadempimento di quelle risorse economiche che non sapete utilizzare datele a noi cittadini che siamo certi di spendere molto meglio il denaro pubblico, perché i nostri bei Paesi Etnei trascurati dalla vostra inoperosità, possano rialzarsi e fare accendere nei volti di questo bel popolo siciliano, suoi cittadini, un sorriso che lei ad oggi non è riuscito a fare.
Viva la nostra bella Sicilia!