ARRIVA L’UFFICIALITÀ, LA SICILIA DA DOMENICA E’ ZONA ROSSA

Da domenica passano Bolzano, Lombardia e Sicilia in zona rossa. Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta si uniscono a Calabria, Emilia-Romagna e Veneto tra le regioni arancione.

Lo prevede, la nuova ordinanza che il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà nelle prossime che andrà in vigore a partire da domenica 17 gennaio

Si attendono adesso le nuove restrizioni.

Ecco le classificazioni:

Rt Italia sale a 1.09
• Lombardia, Bolzano e Sicilia passano in zona 🔴
• Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Valle d’Aosta passano in zona 🟠
• Veneto, Calabria, Emilia Romagna restano 🟠
in vigore da domenica

Nella giornata di oggi il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il nuovo decreto della presidenza del Consiglio con le restrizioni anti contagio da Covid-19 che saranno in vigore da domani al 5 marzo.

TESTO UFFICIALE

ALLEGATI

Ecco le novità, che avevamo già parzialmente annunciato nei giorni precedenti (misure valide fino al 5 marzo):

❌ Divieto spostamento tra Regioni fino al 15 febbraio 2021

👥 Fino al 5 marzo 2021 solo una visita in due persone: nelle regioni in fascia gialla “lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata è consentito, nell’ambito del territorio comunale, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le 5 e le 22, e nei limiti di due persone”

🚗 Sono comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia

⚪️ Istituzione fascia bianca: ci si collocano le Regioni con uno scenario di “tipo 1”, un livello di rischio “basso” e una incidenza dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti. In area “bianca” non si applicano le misure restrittive per le aree gialle, arancioni e rosse ma le attività si svolgono secondo specifici protocolli

🏡 Per tutto il periodo di durata del decreto è vietato andare nelle seconde case che si trovano fuori regione. Tranne per situazioni di emergenza

❌🍻 Divieto di asporto: Nelle regioni arancioni rosse o arancioni bar e ristoranti rimangono chiusi, in quelle gialle potranno invece aprire fino alle 18 sempre con la regola di massimo quattro persone al tavolo. Dopo le 18 è sempre consentita la consegna a domicilio, ma per i bar sarà vietato l’asporto

⛷ Impianti da sci: Slitta la riapertura degli impianti da sci inizialmente prevista per il 18 gennaio. Nel nuovo Dpcm è scritto che «a partire dal 15 febbraio 2021, gli impianti sono aperti agli sciatori amatoriali»

📽 Musei e cinema: I musei e le mostre sono aperti «dal lunedì al venerdì con esclusione dei giorni festivi» e con ingressi contingentati. Ancora chiusi rimangono i cinema e i teatri.

🏋️‍♂️ Palestre e piscine: Fino al 5 marzo è stato prorogato il divieto di apertura di palestre e piscine


IL PRESIDENTE NELLO MUSUMECI HA RICHIESTO AL GOVERNO L’ISTITUZIONE DELLA ZONA ROSSA IN TUTTA LA SICILIA.

“Alla luce dell’aumento dei contagi, che è ulteriormente progredito rispetto alla scorsa settimana, abbiamo sottoposto al governo centrale la proposta di dichiarare per due settimane la ‘zona rossa’ in Sicilia”. Lo ha detto il governatore Nello Musumeci.

“L’istanza – ha aggiunto – sarà valutata nella cabina di regia convocata per domani a Roma e, ove la nostra richiesta non dovesse essere accolta, prudenzialmente domani stesso procederò con mia ordinanza ad applicare le limitazioni previste per le “zone rosse” in tutte le aree regionali a maggiore incidenza di contagio, come peraltro richiesto da numerosi sindaci”. l presidente della Regione Siciliana ha spiegato che “dobbiamo evitare che rimandare misure inevitabili ci costringa a restare chiusi quando il resto d’Italia riaprirà”. “Confidiamo – ha osservato Musumeci – nei ristori più volte sollecitati assieme ad altri presidenti di Regione al governo centrale e, soprattutto, nel comportamento rispettoso da parte dei cittadini. Una minoranza non deve condizionare la vita sociale ed economica della nostra comunità