CATANIA, SCOPERTA UNA BISCA NEL QUARTIERE CIBALI: DENUNCIATE UNDICI PERSONE

Una bisca è stata scoperta dalla polizia a Catania, nel quartiere Cibali. Denunciate sei persone con l’accusa di avere organizzato, amministrato e diretto il gioco d’azzardo in qualità di promotori e altre cinque per avere partecipato in qualità di giocatori. I locali sono stati sequestrati insieme con denaro in contanti, un assegno emesso da un giocatore a favore di uno dei promotori, carte da gioco, fiches e una tabella segnapunti. Sul posto è intervenuta anche la polizia locale, che ha comminato le previste sanzioni amministrative, sequestrando inoltre tutte le bevande alcoliche che venivano irregolarmente somministrate agli avventori.

L’operazione è nata nei giorni scorsi in seguito ai controlli effettuati dagli agenti in servizio al commissariato Nesima per contrastare l’illegalità diffusa nel territorio. Dai controlli sono emerse una serie di attività illegali, che hanno portato a indagare 25 persone, mentre due sono state arrestate.

Oltre a scoprire la bisca gli agenti hanno portato alla luce altre attività illecite. Tre persone sono state indagate per furto di energia elettrica, una per truffa online tramite l’utilizzo di una carta PostePay, una per appropriazione indebita, in quanto non ha restituito l’autovettura all’autonoleggio alla scadenza del contratto di noleggio, una per violazione degli obblighi di assistenza familiare e mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice, una per il reato di omessa denuncia di munizioni, una per lesioni personale colpose, minacce e danneggiamento di un’autovettura a seguito di una lite a seguito di un sinistro stradale e una per calunnia.

Su disposizione dell’autorità giudiziaria, una persona è stata portata in carcere a Bicocca per l’espiazione della pena residua di nove anni, 1 mese e dieci giorni. È stato eseguito anche un provvedimento per espiazione pena in regime di detenzione domiciliare nei confronti di una persona che deve scontare una condanna di un anno e mezzo. Una donna è stata identificata e indagata in stato di libertà per i reati di danneggiamento e minacce nei confronti di un lavoratore di un Caf, a seguito del rigetto del riconoscimento del reddito di cittadinanza.

Inoltre, sono stati controllati 31 soggetti sottoposti a misure restrittive: uno di essi è stato indagato per il reato di evasione. Sono stati controllati veicoli e persone su strada, sono state elevate violazioni al codice della strada ed è stata constatata una violazione amministrativa per uso di sostanze stupefacenti. Effettuati anche mirati controlli nei riguardi di diverse attività commerciali: in tale ambito, il titolare di un bar, è stato indagato in stato di libertà per i reati di violazione di sigilli, per sottrazione e danneggiamento di cose sottoposte a sequestro giudiziario, per riciclaggio e per violazioni inerenti la salubrità sui luoghi di lavoro.

L’indagato, infatti, aveva rimosso i sigilli apposti dalla polizia sulle slot machine sottoposte a sequestro penale in un precedente controllo; lo stesso è ritenuto anche responsabile di avere occultato il numero seriale di un frigorifero industriale, rendendo così difficoltoso risalirne alla provenienza (da cui il reato di riciclaggio). Infine, sono state riscontrate carenti condizioni igienico-sanitarie e violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Controlli anche agli autonoleggi: il titolare di uno di essi è stato sanzionato amministrativamente per difformità della Scia.

In ultimo, nell’ambito dell’ambito del piano d’azione «Modello Trinacria» per la prevenzione e contrasto della criminalità, unitamente al reparto prevenzione crimine Sicilia orientale di Catania, sono state controllate 116 persone, 55 veicoli, accertate violazioni al codice della strada, sono state controllate 10 persone sottoposte alla misura degli arresti domiciliari, 2 alla sorveglianza speciale e 9 con affidamento in prova ai servizi sociali; d’intesa con la divisione anticrimine della questura, sono stati notificati 4 ammonimenti per violenza domestica.