BASTA CONFERMARE AL TELEFONO LA PROPRIA IDENTITÀ CON UN “SÌ” PER ESSERE TRUFFATI

La polizia ha dato l’allarme su facebook dopo alcune segnalazioni
Si riceve una telefonata da un numero sconosciuto e l’operatore – che non fornisce generalità precise della società per cui lavora – chiede conferma del proprio nome e cognome.

Basta rispondere “sì” e la truffa è fatta.

L’obiettivo – come ha specificato la polizia sulla sua pagina facebook Una vita da social – è quello di modificare il contratto del gas o dell’energia senza che l’utente se ne accorga. “Chi ci contatta ci informa di aver riscontrato che stiamo pagando un prezzo troppo elevato e che dal prossimo mese ci attiveranno una tariffa più conveniente valida per tutto il 2016 e 2017”, si legge nel post.

 

 

 

 

 

 

 

 

La modalità della truffa è molto semplice: quel “sì” viene registrato, in modo che si possa simulare il consenso. Il trucco è utilizzare una forma legale di contratto per raggirare il cliente: “Contratti del genere infatti possono essere fatti telefonicamente e la registrazione della conversazione è una prova del consenso del cliente”, spiega il post. Dopo aver ottenuto il fatidico “sì”, l’operatore chiede all’utente il codice “Pod” per la bolletta dell’energia o il “Pdr” per quella del gas e il gioco è fatto.

La polizia specifica di aver ricevuto molte segnalazioni a riguardo. Settembre, del resto, è il mese d’oro di chi fa le truffe per telefono: “Nulla di nuovo, accade ogni anno a settembre quando si riprende la normale attività post ferie”.

Come spesso accade in questi casi, le persone più a rischio sono gli anziani, ai quali la polizia chiede di prestare maggiore attenzione.

“Il consumatore deve, al fine di tutelarsi, chiedere alla società di identificarsi esplicitamente e chiaramente per avere la certezza di parlare con il proprio gestore e deve astenersi, sempre, dal fornire i codici Pod e Pdr” , è l’invito della polizia. “Se invece è stato attivato un contratto di cambio gestore mai richiesto bisogna, quanto prima, disconoscere tale fittizia attivazione”.

Infine “il contratto concluso per telefono è da considerarsi semplice proposta contrattuale, alla quale deve necessariamente seguire una conferma per iscritto da parte del consumatore. Questìultimo è vincolato solo dopo aver controfirmato l’offerta”, scrive la polizia nel suo post aggiungendo: “In altri termini, se non c’è accettazione per iscritto non sorge alcun obbligo per il consumatore di fornire alcuna prestazione corrispettiva”.