I Beni culturali della città possono aiutare a fare Impresa?

95047.it L’ambito è quello del Progetto pluriennale “Beni Culturali e Impresa”, rivolto agli alunni dell’Istituto Tecnico Economico “G. Russo” della Dirigente scolastica, Concetta Centamore, e realizzato in collaborazione con la Michela Ursino della Sovrintendenza ai Beni culturali – Unità Operativa 5 Archeologica di Catania, e con Giuseppe Barbagiovanni, Responsabile Regionale Giovani SiciliAntica. Al Museo “Savasta” (sez. Archeologica) di Paternò, durante il percorso formativo di carattere didattico, a cui hanno preso parte anche l’archeologo Daniela Midolo, Orazio La Delfa, consigliere Regionale SiciliAntica ed Elena Minnì, Presidente SiciliAntica di Agira, gli alunni hanno avuto modo di assistere alle varie fasi di catalogazione di un reperto archeologico: dalla pulitura alla riproduzione grafica e fotografica di alcuni manufatti in ceramica, dalla documentazione cronologica fino alla “musealizzazione” o posa finale del reperto nelle vetrinette della saletta dell’edificio. Ad accogliere i giovani studenti il Presidente di SiciliAntica sede di Paternò, prof. Mimmo Chisari, Emidio Sarpietro e Simona Guarnera, rispettivamente Responsabile Provinciale Giovani SiciliAntica e Responsabile Giovani sede locale.

Non sono mancati alcuni momenti di archeologia sperimentale, durante i quali si sono susseguiti: la simulazione di uno scavo archeologico con la ricostruzione di uno scheletro utilizzando le sue varie parti (in plastica), l’angolo della numismatica con l’illustrazione e la pulitura di alcune monete antiche, la raschiatura di alcune pelli. Un incontro che ha visto, al termine, la Sovrintendente Michela Ursino illustrare le varie opere, a carattere specialistico e didattico della Soprintendenza, affrontando anche il tema della legislazione che riguarda la tutela dei vari Beni Culturali, che devono essere considerati patrimonio di tutta la nostra Comunità.

Una questione che viene sottovalutata in modo fin troppo evidente: è da qui che potrebbe partire, infatti, una concreta possibilità di lavoro per molti giovani. Un potenziale che non è solo bellezza: ma anche opportunità di sviluppo da non farsi sfuggire. Sapremo coglierla?