BIANCAVILLA: MINACCIA DI MORTE I CARABINIERI VANTANDO AMICI NELLA MAFIA

I Carabinieri della Stazione di Biancavilla hanno arrestato il 25enne Biagio TRISCARI, del posto, perché responsabile di minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.
I militari stavano effettuando un servizio di perlustrazione nel centro cittadino quando, in Piazza Sgriccio, hanno incrociato un motociclo BMW GS 1200 con a bordo due persone, immediatamente da essi riconosciuti, entrambi senza casco.
Immediato quindi l’alt al conducente che però, per niente convinto, ha accelerato districandosi agevolmente e facendo perdere le loro tracce ma … non prima d’aver consentito ai militari di annotare la targa della motocicletta.
La ricerca dei fuggiaschi ha avuto presto esito positivo perché, proprio nei pressi dell’abitazione del proprietario del motociclo, in via Delle Rose, i militari hanno trovato i due in compagnia di altri giovani ma, quando li hanno invitati a seguirli in caserma per la contestazione delle relative infrazioni al C.d.S. il TRISCARI, inspiegabilmente, ha dato sfoggio della sua avversità nei loro confronti minacciandoli pesantemente ed affermando che non erano loro le persone che stavano cercando.
La vicenda si è inutilmente complicata il TRISCARI che ha attuato un comportamento inspiegabile al sol fine di irridere pubblicamente i militari, che, necessariamente e nonostante la sua vivace resistenza, sono stati costretti ad ammanettarlo nell’intento di farlo entrare in auto per condurlo in caserma dove, poi, ha continuato a minacciare di morte un maresciallo reo, a suo dire, di “approfittare” della divisa.
Il TRISCARI, in particolare, ha altresì minacciato i militari riferendo che si sarebbe fatto redigere un certificato medico attestante presunte lesioni provocatogli dagli operanti.
Ma l’exploit del TRISCARI sembrava non aver fine perché, in ordine, ha minacciato anche il medico del 118 giunto a bordo di un’ambulanza intervenuta presso la Stazione a seguito della sua stessa richiesta d’intervento affermando, poi, che voleva essere visitato solo in ospedale.
Il TRISCARI, inoltre, ha decantato la propria vicinanza alla mafia ed ai seguaci dell’Isis, quindi paventando il possibile collocamento di una bomba davanti la caserma, il tutto condito da un atteggiamento irriverente nei confronti dei carabinieri come ad atteggiarsi a criminale di livello.
Per il TRISCARI, oggi, il giudice in sede di convalida ha confermato l’arresto e gli arresti domiciliari presso la sua abitazione. (g/t)