Bollette, differenziata (ai minimi) e ordinanze: il nodo rifiuti

95047.it Affidamento alla Dusty sino al prossimo 30 giugno. Non è una novità. L’ultima ordinanza è del 14 gennaio scorso. Ma è anche possibile che alla data del 30 giugno ci si possa arrivare senza che il bando di gara per il servizio di gestione rifiuti possa essere espletato. Si tratta di un “rischio”, chiamiamolo così, che è fortemente emerso nel corso dell’ultima seduta di consiglio comunale e che lascia ancora in sospeso diversi punti interrogativi sulla questione. A cominciare da come recuperare una raccolta differenziata ai minimi livelli e dal costo di un servizio che aumenta ancora. Volendo tralasciare (almeno per ora) la pantomima sul bando inviato senza le pagine pari, alla fine, ricade tutto, miseramente, sulle bollette: e gli utenti ne sanno qualcosa. E come.

Nelle scorse settimane, la redazione di 95047.it è stata interpellata e chiamata in causa da numerosi cittadini a proposito del costo della bolletta. “Io non posso pagare”, “Si devono vergognare”, “A chi vanno tutti questi soldi?”, “La città la vediamo senza cura e comunque sporca: perché dovrei pagare 621 euro?”, “Perché non dite niente?”: il tenore delle mail o dei messaggi era questo. E sono tutte ragioni alle quali non possono non essere date risposte concrete. Di certo, al momento, c’è che all’orizzonte non si intravede chissaquale svolta clamorosa: tanto a livello regionale, quanto comunale.

In consiglio, intanto, giovedì scorso l’argomento è stato affrontato in appendice alla seduta: “Il servizio di raccolta rifiuti non potrà mai essere stabile, efficiente e più economico, se non si svolge una regolare gara d’appalto per almeno tre anni – spiega il consigliere Salvatore Fallica -. Nelle ordinanze che sono state firmate sinora non sono specificati i motivi di urgenza che hanno portato alla loro emissione, né tantomeno il sindaco ci dice come intende regolarizzare e programmare l’immediato futuro. Il servizio, come la gente sa, è carente e costosissimo, con un ulteriore aumento nell’ultimo anno: una gara d’appalto per almeno tre anni e l’adozione di un piano d’azione ottimale assieme all’eliminazione di costi inutili – esclusi i reali costi del servizio -, farebbero migliorare il servizio e abbassare i costi. La risposta disarmante del sindaco è: “Non si fa la gara perché non parteciperebbe nessuno”.  E’ come dire, io non esco così non mi succede niente”.