BOLLETTE LUCE E GAS, ANTITRUST: SOSPENDERE AUMENTI PER 2,6 MILIONI DI CLIENTI

Stop ai “furbetti” del caro-bollette di luce e gas. Ovvero alle richieste – oltre 7,5 milioni con quasi 2,7 milioni di rincari già applicati – da parte delle aziende fornitrici di energia di rivedere al rialzo i contratti aggirando il divieto imposto dall’ex governo Draghi che, con il decreto Aiuti bis, aveva bloccato modifiche fino al 30 aprile 2023.

Sotto la lente dell’Autorità sono finite le proposte di modifica del prezzo di fornitura di energia elettrica e di gas naturale e le successive proposte di rinnovo delle condizioni contrattuali, in contrasto con l’art. 3 del Decreto Legge 9 agosto 2022 n. 115 (cd. Aiuti bis), convertito in Legge n. 142 del 21 settembre 2022. La norma sospende, dal 10 agosto fino al 30 aprile 2023, l’efficacia sia delle clausole contrattuali che consentono alle società di vendita di modificare il prezzo di fornitura sia delle relative comunicazioni di preavviso, salvo che le modifiche di prezzo si siano già perfezionate prima dell’entrata in vigore del decreto stesso.

Aumenti ingiustificati del prezzo di luce e gas per 2,6 milioni di utenti. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato sette procedimenti istruttori – e deciso di adottare altrettanti provvedimenti cautelari – nei confronti delle principali società fornitrici di energia elettrica e di gas naturale sul mercato libero, che rappresentano circa l’80% del mercato.
Il Codacons preannuncia inoltre un nuovo esposto a 104 Procure della Repubblica e l’Unc ricorda che tutte le comunicazioni mandate dalle aziende dopo il 1° maggio sono inefficaci visto che il preavviso per legge deve essere di 3 mesi. Le imprese intanto starebbero preparando le difese: Hera ha già fatto sapere di “avere sempre operato in modo conforme alle norme proponendo rinnovi delle condizioni economiche solo qualora fossero in scadenza”. Stessa precisazione arriva da A2A, che si dichiara “certa di poter dimostrare la correttezza del proprio operato”.