“Bravi a parole: i fatti dicono ben altro”

95047.it Di seguito, la lettera giunta inviata in redazione dai consiglieri Nino Valore e Ivan Furnari:

“Carissimo Direttore,
vorremmo approfittare dello spazio da Lei concesso per rivolgerci a chi “pensa” e peggio “verga nero su bianco” presunte lettere chiarificatrici inerenti le vicende urbanistico-commerciali che “appassionano” ma forse “annoiano” questi infuocati giorni di Aprile.
Si, forse è noioso tornare sulle vicende prima citate ma di sicuro è doveroso verso la Città e tutti i portatori di interesse, più o meno noti, ad esse legate…
Caro Assessore Milicia, anzi CARISSIMO Assessore, ma ha idea di quanto ci costa il suo operato?
Siamo proprio noi a scriverle, quel “(…) qualche consigliere che in questo modo spera di ottenere un poco di considerazione (…)”, Ivan Furnari e Nino Valore.
Ma la Lidl costruisce o non costruisce? O meglio, avvierà o no un’attività commerciale con tutti i crismi previsti dalla Legge sul famoso terreno all’entrata della città? Piano di lottizzazione si, piano di lottizzazione no, che importanza ha a questo punto?
Lei che ha sostenuto positivamente in Consiglio, ed a spada tratta, l’operazione di insediamento di detto agglomerato commerciale, che ha vigilato e guidato tutto l’iter, ha per caso dimenticato o peggio sconosce che non basta costruire un immobile per mettere in esercizio un supermercato?
Lei, forse, saprà che scindere la concessione edilizia per l’edificazione del manufatto che accoglierà i locali Lidl attraverso una procedura urbanistica ordinaria, ancora oggi non esitata, dalla procedura SUAP prevista a livello regionale e comunale non è proprio l’esempio di celerità di risposte alle richieste dell’attività imprenditoriale privata da parte della pubblica amministrazione.
Diversamente, se tutto fosse passato per il SUAP, che è il centro di aggregazione delle richieste inerenti le attività produttive e gestisce gli endo–procedimenti, ivi compreso il rilascio di titoli abilitativi alla costruzione di manufatti edilizi, tutte le incongruenze legate alla carenza di un Piano Urbanistico Commerciale sarebbero immediatamente venute a galla, già in fase di presentazione del progetto, e probabilmente superate in modo rapido ed indolore.
Noi crediamo veramente nell’attività imprenditoriale e nella rapidità con la quale la stessa deve essere avviata.

Caro Assessore, siamo stanchi della sua favella da perfetto “azzeccagarbugli di paese” che non rende la dovuta chiarezza alle problematiche di cui è vittima la città ed in particolare quelle afferenti il suo assessorato. Lei è molto bravo con le parole, è capace di cambiarne l’ordine a suo vantaggio per trasmettere il messaggio che desidera far passare. Peccato lo sia molto meno con i fatti!
Pertanto, agli scriventi, constatato il fallimento della sua azione amministrativa, non rimane che chiedere le sue pronte dimissioni”.