CALTANISSETTA, IL VIDEO DELLE VIOLENZE NEL CENTRO PER DISABILI PSICHICI. TRE ARRESTI

Violenze di ogni tipo sugli ospiti: sequestrato un ospizio lager. L’operazione è stata condotta dai Nas di Ragusa, con i carabinieri del Gruppo Tutela della Salute, in collaborazione con i militari del Comando Provinciale di Caltanissetta, che hanno eseguito tre arresti (uno in carcere e due ai domiciliari) e due interdizioni dalla professione per un anno.

Gli uomini dell’Arma hanno scoperto che all’interno di una struttura assistenziale per disabili psichici di Serradifalco, nella provincia nissena, si sarebbero verificate violenze sessuali e fisiche sui fragili ospiti.

Nella struttura (in realtà due comunità di fatto accorpate), che è stata chiusa, erano ospitate nove persone, alcune delle quali malnutrite. Fra le accuse agli indagati quelle di violenza sessuale aggravata, maltrattamenti, abbandono di incapaci ed esercizio abusivo della professione di infermiere. Sequestrate anche quote societarie.

L’operazione “Bad Caregiver” ha portato in carcere un operatore, mentre il gestore e un altro dipendente sono agli arresti domiciliari. In uno degli episodi ricostruiti dalle indagini uno degli ospiti, cieco, è stato picchiato brutalmente da un operatore, perché colpevole di aver orinato fuori dal water.

Raccapriccianti sono le immagini delle telecamere che riprendono l’operatore che conduce per mano il disabile, lo fa sedere e poi si accanisce sulla mano destra dello stesso applicando una leva sulle dita dell’anziano, facendolo inginocchiare. Le telecamere hanno anche svelato diversi casi di presunta violenza sessuale, da parte di uno solo degli indagati, nei confronti di un’anziana ospite non in grado di autodeterminarsi.

Lo stesso indagato è ritenuto anche responsabile di abbandono di incapaci e di esercizio abusivo della professione infermieristica, per aver somministrato, benché sprovvisto di specifico titolo professionale, medicinali agli ospiti a lui affidati.

L’attività investigativa è scaturita da un controllo finalizzato a monitorare la corretta gestione delle strutture socio – assistenziali , durante il quale sono state evidenziate gravi anomalie nella gestione delle due comunità, per condizioni strutturali, igienico sanitarie, funzionali e organizzative che facevano dedurre la non appropriata assistenza sanitaria degli ospiti delle stesse. Successivamente, le indagini hanno permesso di scoprire i numerosi casi di maltrattamento, comprensivi di percosse con sedie o bastoni, schiaffi e pugni.