CARAVAGGIO: LUCI E OMBRE DI UN UOMO GENIALE

Il celebre detto del filosofo greco Eraclito “Ethos anthropoi daimon”, “il carattere è il destino dell’uomo”, definisce perfettamente la vita del famoso artista del Seicento, Michelangelo Merisi, conosciuto come Caravaggio. Artista ribelle, genio rivoluzionario, pittore maledetto, caposcuola del Barocco, sono solo alcune delle definizioni attribuite a quest’uomo che rivoluzionò la storia dell’arte, introducendo nella pittura lo studio del vero e l’impiego violento della luce, come metafora della grazia divina.

Con una scena avvolta nel buio ha avuto inizio, l’ultima sera di giugno, sul palco allestito presso il Parco Urbano di Belpasso, lo spettacolo coreutico “Caravaggio” del Maestro Alfio Barbagallo, Direttore Artistico del Centro Professionale Danza Azzurra.

Il dramma di un artista geniale, di un uomo dal carattere irascibile, è emerso con rilevante evidenza grazie alle coreografie sapientemente studiate, alle competenze tecniche e all’ ammirevole intensità espressiva dei ballerini della compagnia “Studio Dance Lab”.

L’alternarsi di luce e ombra, colore e buio, espressività scattante e gestualità torpida, ha fatto emergere le intense dinamiche interiori di un pittore che prima di essere un genio, fu soprattutto un uomo con vizi e virtù.

La rappresentazione dell’assassinio di Ranuccio Tomassoni per questioni di gioco ha evidenziato momenti di intensa drammaticità, secondo un crescendo di movimenti energici e vigorosi. Le parti narrative, a corredo della musica, hanno guidato gli spettatori nella comprensione delle scene rappresentate, favorendo la maturazione di considerazioni significative.

Perché a cosa serve l’Arte se non a far riflettere? Davvero è il nostro carattere a determinare il destino? La violenza cela sempre una profonda sofferenza? La creatività emerge solo infrangendo le regole? Genio e sregolatezza sono un indissolubile binomio? Un ringraziamento sentito al Maestro Alfio Barbagallo e ai ballerini per averci fornito ancora una volta, nell’emozionante cornice dei tre giorni di danza proposti dalla scuola “ Centro Professionale Danza Azzurra” e dalla compagnia “Studio Dance Lab” di Belpasso, occasioni significative per profonde riflessioni personali.

Emmanuela Grasso