
Nulla a che vedere col piccolo protagonista del celebre romanzo ambientato a Vigata: il ladro di merendine di cui si parla, anche se le sue mire non erano di certo rivolte ai dolciumi, è Francesco Buscema (cl. 1986), arrestato per i reati di tentato furto aggravato in concorso e resistenza a pubblico ufficiale.
Nei piani del duetto (Buscema era assieme a un complice che è riuscito a scappare) c’era il distributore automatico di bevande e merende, posto all’interno degli uffici del servizio demografico del Comune di Catania, in via Generale La Marmora, o meglio, c’erano i soldi che, sicuramente, la macchinetta avrebbe dovuto contenere.
Tanto è bastato per indurre Buscema e il suo complice ad armarsi di un robusto flex, scavalcare la recinzione ed entrare nella struttura. Evidentemente non avevano fatto i conti con gli addetti alla vigilanza dell’ufficio i quali, accortisi di quanto stava accadendo, hanno immediatamente allertato la sala operativa della questura, tramite il 112 Nue.
Due Volanti si sono precipitate sul posto: i componenti della prima hanno sorpreso i due mentre, tra scintille e bagliori, stavano molando il lucchetto del distributore per arraffarne il contenuto; all’intimazione di fermarsi i malviventi hanno inizialmente ottemperato ma, dopo un’occhiata d’intesa, sono scappati a gambe levate in direzioni opposte, seguiti a ruota dai due poliziotti.
Uno è riuscito a far perdere le proprie tracce, l’altro, invece, è stato tallonato tenacemente e controllato a distanza dai componenti della seconda Volante, che speravano di bloccarlo facilmente a fine corsa: intento parzialmente raggiunto perché, nonostante la lunga corsa, al momento del placcaggio dei poliziotti, Buscema aveva ancora sufficienti energie per dimenarsi e resistere violentemente all’arresto.
Ma, tant’è che è stato ammanettato e riposto nella Volante.
Il gruppetto si è poi recato a constatare il danno provocato dai due: le macchinette distributrici erano state spostate dalla loro sede e uno dei lucchetti che garantiva la chiusura della cassa era stato già tagliato. Insomma, il provvidenziale e tempestivo intervento delle Volanti ha interrotto quello che già si profilava come “un colpaccio”, almeno per i due malviventi.
Buscema è stato condotto in questura, da dove, dopo la stesura degli atti di rito e su disposizione del Pm di turno, è stato condotto agli arresti domiciliari.