CATANIA: PESCA ILLEGALE NELLA RISERVA DEL SIMETO, SEQUESTRATI OLTRE 200 CHILI DI TELLINE – FOTO

Gli agenti del commissariato Borgo Ognina insieme al personale del servizio gestione riserve naturali della Città Metropolitana di Catania ha ispezionato la Riserva Naturale Oasi Del Simeto – Area di massima protezione rientrante nell’area SIC (Sito di Interesse Comunitario) e ZPS (Zona di Protezione Speciale).

All’interno della Riserva fino ad arrivare al letto del fiume è stata rilevata la presenza di numerosi natanti, alcuni dei quali provvisti di motore e ormeggiati illegalmente sulle sponde del fiume, altri posti “a secco” sul suolo, con presenza di materiale vario da pesca del tipo reti, galleggianti, anche contenitori in plastica e vari rifiuti, tra cui tracce di lubrificanti, con evidente deterioramento dell’habitat e conseguente danneggiamento della fauna e della flora protetta.

Il personale di polizia dopo un’attenta attività di osservazione, ha avvistato due soggetti che, in base all’atteggiamento assunto, appare evidente avessero esercitato pescato illegalmente e, per questo motivo, tempestivamente sono stati raggiunti e bloccati. Questi soggetti, accertato essere pescatori di frodo e con strumentazione a “strascico”, pericolosa e altamente dannosa per l’ambiente, (fra l’altro operavano in nero e senza partita IVA), sono stati indagati in stato di libertà per il reato di “deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto” che punisce chi ne compromette lo stato di conservazione. Inoltre agli stessi sono stati sequestrati penalmente le barche, il motore, le attrezzature da pesca e sono stati sanzionati con una multa di 309 euro, per chi si introduce all’interno del sito protetto con una barca a motore, disturbando l’avifauna e danneggiando la flora spontanea, allontanandosi dai percorsi predefiniti dall’autorità preposta.

Durante l’attività di ricognizione sono stati trovati circa 240 kg di telline distribuite in quattro grandi sacchi ancora vive e, per tale motivo, su indicazione del personale Asp veterinari, sono state immesse in mare per il ripopolamento della fauna locale. Nella circostanza, è stato sequestrato penalmente anche un macchinario denominato “ingegno” consistente in una draga artigianale in acciaio inox che raschia e scava il fondale, raccogliendo il pescato e tutto ciò che trova incluso i molluschi. Il materiale filtrabile esce poi dai fori del sacco retinato fuoriuscendo dall’attrezzo.