CATANIA: RUBANO IN UN RISTORANTE E RIVENDONO LA MERCE AD UN CHIOSCO

Nella nottata odierna venivano indagati in stato di libertà in ordine al reato di possesso ingiustificato di chiavi o grimaldelli D.G.L. (classe 1984) e P.A. (classe 1982), nonché veniva deferito all’A.G. in ordine al reato di ricettazione C.S. (classe 1982).

Intorno alle ore 01:45, personale dipendente delle Volanti, mentre transitava per via Plebiscito, all’altezza dell’incrocio con via dei Mulini a vento, notava un’autovettura LANCIA Y parcata in modo anomalo al cui interno si trovava una donna e, nelle immediate vicinanze, precisamente dinanzi la saracinesca di una salumeria, due uomini.

Gli operatori che avevano riconosciuto l’autovettura quale mezzo utilizzato per perpetrare furti ai danni di esercizi commerciale, hanno deciso di effettuare un controllo.

Uno dei due uomini veniva trovato in possesso di un cacciavite di grosse dimensioni e di una tenaglia, mentre all’interno della suindicata autovettura, risultante di proprietà della madre di uno dei due uomini, venivano rinvenuti due paia di guanti, un paio di forbici da elettricista e due cacciaviti..

I due uomini, entrambi con numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio, non sono stati in grado di fornire giustificazioni né in merito al possesso di tali arnesi né circa la loro presenza sul posto, pertanto, sono stati indagati in stato di libertà per possesso ingiustificato di chiavi o grimaldelli.

Gli stessi, peraltro, riferivano spontaneamente agli operatori di avere perpetrato un furto ai danni dell’attività di ristorazione “Ceres”, ubicata in via San Giuseppe al Duomo, e di avere subito dopo venduto l’oggetto della refurtiva al proprietario di un chiosco/bar.

Il proprietario del predetto chiosco/bar subito rintracciato, riferiva ai poliziotti di essere proprietario di un garage al cui interno sono state rinvenute 54 bottiglie di vino e liquori, riconosciute dalla vittima del furto in sede di denuncia.

L’uomo per tali motivi è stato deferito all’A.G. per ricettazione e dei fatti suesposti veniva informato il P.M. di turno, il quale disponeva la sottoposizione alla misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo. che si terrà in data 8 marzo 2019.