CATANIA: VENDE ALCOLICI A DELLE 15ENNI, DENUNCIATA TITOLARE DI UN BAR

Nei giorni scorsi, personale del Commissariato Borgo-Ognina ha effettuato controlli straordinari per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della somministrazione di bevande alcoliche ai minori.
Tale attività ha riguardato in special modo gli esercizi commerciali quali pub e bar in cui vengono serviti alcolici.

Tra gli altri, un controllo è stato effettuato in Piazza “Teatro Massimo”, luogo di ritrovo dei giovani catanesi, dove la titolare di un locale è stata indagata in stato di libertà, ai sensi dell’art. 689 del Codice Penale che punisce con l’arresto sino a un anno la condotta di chi somministra, in luogo pubblico o aperto al pubblico, bevande alcooliche a minori o a infermi di mente. La normativa di settore distingue tra la somministrazione al minore di anni 16, ritenuta più grave, e quella ai minori compresi nella fascia di età 16/18 anni.

I poliziotti hanno, quindi, accertato la fattispecie più grave del reato: l’indagata, infatti, aveva venduto a 3 ragazzine di 15 anni delle miscele di vodka e Redbull. Peraltro, le ragazze hanno anche affermato di avere pagato ogni bevanda 2,50 euro e di non aver ricevuto lo scontrino fiscale. La titolare dell’esercizio commerciale si è giustificata affermando che, vista la confusione, avrebbe dimenticato di chiedere l’età alle minori, prima di servire loro gli alcolici.
I poliziotti hanno convocato immediatamente i genitori delle ragazzine: a loro, dopo averli informati dell’accaduto, sono state affidate.
Nel proseguo, sono state rilevate criticità sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, con riferimento alla scarsa manutenzione all’interno del pub.

Per quanto di competenza, e a i fini delle ulteriori ed eventuali sanzioni, sono stati informati i competenti organi della Guardia di Finanza, dell’Asp Spresal e dell’Ufficio delle Entrate.