CONCLUSA LA FASE PAROSSISTICA DELL’ETNA: TREMORE VULCANICO SU LIVELLI MEDI, GRAVI DISAGI PER LA CENERE

AGGIORNAMENTO

Si è conclusa come riferisce l’INGV la fase parossistica dell’Etna, con attività stromboliana che si è trasformata in fontana di lava e con l’emissione di nube vulcanica alta diversi chilometri. Il tremore interno dell’edificio vulcanico rimane su livelli medio alti.


L’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha comunicato che l’eruzione iniziata questa notte sta causando una spaventosa pioggia di pietre nere e cenere sui comuni di Zafferana Etnea, Santa Venerina e altre località del versante orientale del vulcano.

I residenti stanno vivendo momenti di grande difficoltà e paura. Simone, un abitante di Zafferana Etnea, ha condiviso la sua esperienza in diretta su Facebook: “In diretta da Zafferana Etnea, siamo diventati neri, ci sta seppellendo… E dovreste sentire il rumore che sta producendo…“, accompagnando il messaggio con una foto impressionante dell’eruzione.

Si segnala inoltre la caduta di cenere vulcanica lungo l’autostrada A18 Messina-Catania nel tratto compreso tra Giarre e Acireale in entrambi i sensi di marcia. Le autorità locali e i servizi di emergenza sono in stato di allerta e stanno monitorando la situazione per garantire la sicurezza della popolazione.

Si raccomanda ai residenti delle zone colpite di rimanere in casa e proteggere le vie respiratorie dalla cenere vulcanica. Gli automobilisti sono invitati a procedere con cautela e a prestare attenzione alle condizioni della strada.

Continueremo a seguire gli aggiornamenti sull’evoluzione dell’eruzione e sugli eventuali sviluppi della situazione.

COMUNICATO DI AGGIORNAMENTO DELL’ISTITUTO NAZIONALE DI GEOFISICA E VULCANOLOGIA, OSSERVATORIO ETNEO

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica quanto segue:

Dalle immagini della rete di videosorveglianza, si osserva che la forte attività stromboliana al cratere Voragine, descritta nel comunicato di aggiornamento delle ore 2:56 UTC, è evoluta in fontana di lava. Tale attività è attualmente in corso e produce una nube vulcanica che, in accordo con il modello previsionale, si disperde in direzione ESE.

Dal punto di vista sismico, l’ampiezza media del tremore vulcanico, dopo aver raggiunto valori molto alti intorno alle 02:30 UTC (riportato erroneamente alle 01:40 UTC nel comunicato precedente), è ulteriormente aumentata. La localizzazione del centroide delle sorgenti è nell’area del cratere Voragine, ad una quota di 2800-2900 metri sopra il livello del mare. Anche l’attività infrasonica ha subito un ulteriore incremento ed è su valori molto alti. Gli eventi infrasonici sono localizzati al cratere Voragine e mostrano ampiezze elevate.

La rete tilt mostra una variazione quantificabile in circa 0.10 mrad in entrambe le componenti del segnale tilt di PDN. La stazione strain DRUV mostra una variazione di circa 10 nstrain. Nessuna variazione nei dati GNSS.


L’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha rilevato una forte intensificazione dell’attività Stromboliana al cratere Voragine dell’Etna.

Le immagini della rete di videosorveglianza mostrano chiaramente un aumento significativo dell’attività vulcanica.

Questo fenomeno ha comportato un incremento del tremore vulcanico che, intorno alle 03:20 di oggi, è passato da valori medio-alti a molto alti, raggiungendo il picco alle 03:40 UTC.

Il modello previsionale di dispersione dell’eventuale nube vulcanica indica una direzione verso Est-Sud-Est, suggerendo che le aree in questa direzione potrebbero essere influenzate dalla cenere vulcanica.

La localizzazione del centroide delle sorgenti di tremore è stata individuata nell’area del cratere Voragine, a una quota compresa tra i 2800 e i 2900 metri sopra il livello del mare.

Anche l’attività infrasonica ha mostrato un rapido incremento, con eventi localizzati al cratere Voragine che presentano ampiezze elevate. La rete tilt ha registrato una modesta variazione a partire dalle ore 02:18, visibile soprattutto alle stazioni PDN e CBD. Tuttavia, non si sono riscontrate variazioni significative nei segnali delle stazioni GNSS e strain.

L’Osservatorio Etneo continua a monitorare attentamente l’evoluzione dell’attività vulcanica e fornirà ulteriori aggiornamenti in caso di nuove significative variazioni.


Comunicato ufficiale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo:

“Dalle immagini della rete di videosorveglianza, si osserva una forte intensificazione dell’attività Stromboliana al cratere Voragine. Il modello previsionale di dispersione dell’eventuale nube vulcanica indica una direzione verso Est-Sud-Est. L’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato un repentino incremento intorno alle 01:20 UTC di oggi, portandosi da valori medio-alti a molto alti alle 01:40 UTC. La localizzazione del centroide delle sorgenti è nell’area del cratere Voragine ad una quota di 2800 – 2900 mt sopra il livello del mare. Anche l’attività infrasonica ha subito un rapido incremento. Gli eventi infrasonici sono localizzati al Cratere Voragine e mostrano ampiezze elevate. La rete tilt mostra, a partire dalle ore 02:18, una modesta variazione visibile in particolare alle stazioni PDN e CBD. Nessuna variazione significativa del segnale delle stazioni GNSS e strain. Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.”