CORONAVIRUS, DA DOMANI LA SICILIA TORNA IN ZONA ARANCIONE

Da  domani martedì 6 aprile, come previsto dal nuovo decreto Covid, nel Paese tornerà anche la zona arancione. Dopo Pasqua e Pasquetta con il massimo livello di restrizioni, regole ad hoc per gli spostamenti e qualche deroga per le visite a parenti amici, domani cambieranno di nuovo i colori di alcune regioni così come le misure in vigore. La Sicilia si appresta a passare in zona arancione, come previsto dall’ordinanza del ministero della Salute, con divieti meno rigidi sulla base dei dati sul contagio del coronavirus.

Saranno nove le regioni in zona rossa (Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Puglia, Valle d’Aosta e Campania), dieci (Veneto, Marche, Lazio, Abruzzo, Liguria, Basilicata, Sicilia, Molise, Sardegna, Umbria) e le province autonome di Trento e Bolzano in arancione. Nessuna in zona gialla.

ZONA ARANCIONE, COS’È CONSENTITO

Nelle dodici regioni e province autonome in zona arancione le visite, sempre una sola volta al giorno e sempre in non più di due persone, sono consentite all’interno del comune di residenza. Sono vietati gli spostamenti al di fuori del proprio comune. Per quei territori con meno di 5 mila abitanti è consentito spostarsi entro i 30 km dal confine del proprio comune, con il divieto però di recarsi verso i capoluoghi di provincia.
Scuole in presenza fino alla prima media. Saranno in classe anche gli alunni fino alla terza media e quelli delle superiori, ma al 50%. Tutti i negozi sono aperti, compresi parrucchieri, barbieri e centri estetici, mentre i centri commerciali restano chiusi nel fine settimana.

LE REGOLE VALIDE IN TUTTA ITALIA
In tutta Italia resta vietato uscire di casa dalle 22 alle 5. Il divieto non vale in caso di lavoro, salute o necessità. Bar e ristoranti restano chiusi: possibile solo l’asporto, fino alle 18, e la consegna a domicilio, fino alle 22 e solo per i ristoranti (in caso di ripristino delle zone gialle, bar e ristoranti potrebbero riaprire a pranzo).

I presidenti di Regione, a differenza di quanto è stato fino ad oggi, non potranno emanare ordinanze più restrittive per chiudere le scuole. Se la verifica di metà mese darà esito positivo e dunque torneranno le zone gialle, si potrebbe valutare la riapertura di cinema e i teatri con le regole che erano già previste nel precedente decreto.

La cabina di regia non è stata al momento convocata per la valutazione di possibili aperture né sono state definite date, spiegano fonti di governo interpellate al riguardo. Per quanto attiene il quadro epidemiologico, sottolineano le stesse fonti, esso è costantemente monitorato. Ed è sulla base dei dati elaborati settimanalmente dall’Iss, Direzione generale Prevenzione e Regioni che verrà valutata la situazione sulla diffusione del contagio e sulle misure e i tempi necessari. Questa precisazione viene dopo alcune indiscrezioni da fonti ministeriali che ipotizzavano la convocazione della cabina entro la prossima settimana.