CORONAVIRUS, SCOPERTA VARIANTE INGLESE IN UN QUINTO DEI CASI ITALIANI

Circa un caso di coronavirus su cinque è attribuibile alla variante inglese. Il dato, sorprendente forse, arruìiva dalle Regioni, le quali hanno inviato al ministero e all’Istituto superiore di sanità i risultati dello screening straordinario fatto il 3 e il 4 febbraio. Due giorni nei quali sono stati approfondite le analisi su circa 3.600 test posivi per capire appunto in quanti sono stati colpiti dalla variante inglese del coronavirus.

Già giovedì sera Corrado Formigli, a Piazza Pulita su La7, diceva: “Da un’analisi coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità emerge che la variante inglese è ampiamente diffusa in Italia. La Germania e la Francia hanno un tasso di circa il 18/20% di presenza tra i contagi di questa variante. L’Iss si aspetta una cifra simile qui da noi”.

La variante circola soprattutto nel centro del Paese, come in parte era già noto, è cioè tra Umbria, Marche, Abruzzo, Emilia e Toscana, che hanno percentuali superiori alla media. Oggi del tema si parlerà nel corso del Cts. A preoccupare è il fatto che la variante inglese e più contagiosa rispetto alle altre.