COVID 19, MUORE VIGILI DEL FUOCO DI CATANIA

Ha lottato come un leone ed è stato stroncato quando sembrava sul punto di sconfiggere il temuto e subdolo Covid 19. Un vigile del fuoco di Catania, Giuseppe Coco, 50 anni, in servizio al distaccamento aeroportuale di Fontanarossa a Catania, è morto al Policlinico di Catania (proveniente dal San Marco) in seguito a complicanze respiratorie. Lascia moglie e due figli. Alcuni giorni fa, sempre per Coronavirus, era morto anche il padre del pompiere.

Coco, valido istruttore aeroportuale, avrebbe contratto il coronavirus a Roma Capanelle durante uno dei tanti servizi di addestramento per nuove leve. Al rientro dalla Capitale, il Vigili del fuoco catanese aveva subito accusato febbre alta e tosse, sintomi subito riconducibile al Covid.

“Maledetto virus, ti ha portato via così giovane….”, si sfoga così il collega Carmelo Barbagallo. Sulla sua bacheca il sindacalista ha caricato la foto di Peppe con la divisa da pompiere. Una divisa che Coco amava per tutto quello che rappresentava: essere al servizio degli altri, sempre e comunque. Anche al rischio della propria vita. Giuseppe Coco aveva anche la capacità di trasferirli i grandi valori dei vigili del fuoco. “Uno dei migliori istruttori aeroportuali in circolazione – scrive ancora Carmelo – una roccia, uno ché trasmetteva tanto, uno di noi, sempre!”.

Giuseppe Coco era uno stimato collega e un ottimo formatore. Stamani è mancato dopo una lunga lotta contro il #COVID, lo ricorda cosi con un tweet il Corpo dei Vigili del Fuoco.

Alla sua famiglia e ai colleghi di Catania l’abbraccio del Capo Dipartimento Mulas, del Capo del Corpo Dattilo e dei #vigilidelfuoco di tutta Italia