COVID, IL BOLLETTINO DEL 18 GIUGNO: IN SICILIA 170 NUOVI CASI, 3 MORTI E 696 GUARITI

Sono 170 i nuovi positivi al Covid19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore, su 14.208 tamponi processati, con una incidenza che sfiora l’1,3%. La Regione è al primo posto in Italia per numero di contagi giornalieri.

Le vittime sono 3 e portano il totale dei morti a 5.931. Il numero degli attuali positivi è 5.702 con una diminuzione di 199 casi. I guariti sono 366.

Negli ospedali i ricoverati sono 289, 18 in meno rispetto a ieri, quelli nelle terapie intensive sono 30, 5 in meno rispetto al bollettino precedente.

La distribuzione di casi registrati per province vede Palermo: con 25 casi, Catania 26, Messina 19, Siracusa 18, Trapani 15, Ragusa 12, Agrigento 23, Caltanissetta 31, Enna 1

DATI ITALIA

Sono 1.147 i nuovi contagi da Coronavirus in Italia secondo il bollettino di oggi, 18 giugno. Nella tabella si fa riferimento ad altri 35 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati fatti 216.026 tamponi con un tasso di positività allo 0,5%. Sono stati 416 ricoverati in terapia intensiva, 28 in meno da ieri.

DA LUNEDÌ 21 GIUGNO LA SICILIA IN ZONA BIANCA

Il ministro Speranza ha firmato l’ordinanza che prevede da lunedì tutta Italia in zona bianca tranne la Valle d’Aosta, che resta gialla.

REGOLE ZONA BIANCA

Il coprifuoco non c’è più, gli spostamenti sono liberi.

BAR E RISTORANTI – In zona bianca, come si legge nelle Faq del governo, i bar, i ristoranti e le altre attività di ristorazione sono aperti ed è possibile consumare cibi e bevande al loro interno, senza limiti orari. Sono consentite senza restrizioni anche la vendita con asporto di cibi e bevande e la consegna a domicilio, che deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.

SPOSTAMENTI – A chi si trova in zona bianca sono consentiti i seguenti spostamenti: senza limiti relativi agli orari o ai motivi dello spostamento, verso altre località della zona bianca; senza limiti di orario, verso tutto il territorio nazionale, se lo spostamento avviene per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute; verso località della zona gialla, senza doverne giustificare il motivo, nel rispetto delle specifiche restrizioni di orario previste per gli spostamenti in zona gialla e di quelle relative agli spostamenti verso le altre abitazioni private abitate; verso tutto il territorio nazionale, se la persona che si sposta è in possesso di una “certificazione verde COVID-19” valida, nel rispetto delle specifiche restrizioni di orario previste per gli spostamenti nella zona di destinazione. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione

VISITE AD AMICI E PARENTI – A chi si trova in zona bianca è consentito andare a far visita a parenti o amici, restando all’interno della stessa zona, senza limiti di orario o nel numero di persone che si spostano. Le visite ad amici o parenti sono inoltre consentite, dalle ore 5 alle 24, ad un massimo di 4 persone, che possono portare con sé i figli minorenni (o altri minori di 18 anni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale) e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi verso tutte le località della zona gialla. Le visite ad amici o parenti nell’arco della stessa giornata in altre zone devono comunque concludersi facendo rientro ai propri residenza, domicilio o abitazione entro le ore 24. Restano valide, indipendentemente dalla località di destinazione, le norme di prevenzione del contagio relative all’utilizzo di mezzi di trasporto pubblici e privati.

SECONDE CASE – È sempre possibile fare rientro presso la propria seconda casa, se situata in zona bianca o gialla. Inoltre dalle zone bianca e gialla si può fare rientro alla propria seconda casa situata in zona arancione o rossa, se si può dimostrare di avere effettivamente avuto titolo per recarsi nello stesso immobile prima del 14 gennaio 2021 (data di entrata in vigore del decreto-legge 14 gennaio 2021, n. 2). Se il titolo è stato acquistato successivamente, sarà possibile raggiungerla, nelle zone arancione o rossa, se si è in possesso di una certificazione verde Covid-19. In ogni caso, l’immobile di destinazione deve essere disabitato e vi si possono spostare solo persone appartenenti allo stesso nucleo familiare convivente.

LA MASCHERINA – Le mascherine devono essere obbligatoriamente indossate sia quando si è all’aperto, sia quando si è al chiuso in luoghi diversi dalla propria abitazione, fatta eccezione per i casi in cui è garantito l’isolamento continuativo da ogni persona non convivente. L’obbligo non è previsto per:bambini sotto i 6 anni di età; persone che, per la loro invalidità o patologia, non possono indossare la mascherina; operatori o persone che, per assistere una persona esente dall’obbligo, non possono a loro volta indossare la mascherina (per esempio: chi debba interloquire nella L.I.S. con persona non udente). Inoltre, non è obbligatorio indossare la mascherina, sia all’aperto che al chiuso: mentre si effettua l’attività sportiva; mentre si mangia o si beve, nei luoghi e negli orari in cui è consentito; quando si sta da soli o esclusivamente con i propri conviventi. Per quanto riguarda lo svolgimento dell’attività lavorativa e delle attività scolastiche, la mascherina è obbligatoria nelle situazioni previste dagli specifici protocolli di settore. È comunque fortemente raccomandato l’uso delle mascherine anche all’interno delle abitazioni private, in presenza di persone non conviventi.

DISCOTECHE: Il Dpcm del 2 marzo che definisce le misure per la zona bianca afferma che «restano sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all’aperto e al chiuso». Di fatto dunque, le discoteche potranno aprire ma solo per l’attività di ristorazione e somministrazione, mentre resta vietato ballare in pista.

Ecco le nuove regole:

  • Stop al coprifuoco
  • Open ristoranti, bar all’aperto e distanziamento, mentre all’interno dei locali resta il limite delle sei persone a tavolo
  • Resta l’obbligo delle mascherine e del distanziamento sociale
  • Riapertura delle discoteche, ma non si potrà ballare in pista
  • Riapertura di piscine al coperto, centri benessere e termali, fiere, sagre  convegni e congressi,  parchi tematici e di divertimento,  sale bingo e casinò
  • Gli eventi sportivi che si tengono al chiuso sono aperti al pubblico
  • Consentiti i banchetti dopo le cerimonie civili e religiose, dai matrimoni alle comunioni.