COVID, NUOVO DIETROFRONT DEL GOVERNO: DAD CON UN POSITIVO FINO A 6 ANNI, POI CON DUE POSITIVI DA 6 A 12 ANNI, CON TRE DAI 12 IN SU. PRESIDI: SCONCERTATI DA DECISIONE

Nelle scorse ore si era parlato di un ritorno alla didattica a distanza anche con un solo alunno contagiato, secondo quanto affermato in una circolare del 29 novembre. In serata la precisazione del governo: la didattica a distanza, anche con un positivo in classe, non è prevista.

Alla luce della situazione epidemiologica attuale e dopo i necessari approfondimenti, fanno sapere infatti fonti di Palazzo Chigi, si è deciso di tornare alle precedenti regole sulla quarantena in classe. Una situazione resa possibile grazie al fatto che la struttura del commissario straordinario per l’Emergenza Francesco Figliuolo “intensificherà le attività di testing nelle scuole” al fine, appunto, di potenziare il tracciamento.

Viene quindi “corretta” la circolare precedentemente diffusa sulle nuove disposizioni in fatto di Dad. “In considerazione della sopravvenuta disponibilità manifestata dalla struttura commissariale” di Figliuolo, dice la nota ministeriale, “potrà essere mantenuto il programma di testing” per la verifica della positività “dei soggetti individuati come contatti di una classe/gruppo, da effettuarsi i nt empi estremamente rapidi, tali da garantire il controllo delle infezioni”.

La didattica a distanza scatterà con un solo positivo in classe per i bambini fino ai sei anni, con due positivi per gli alunni da 6 a 12 anni e con tre casi dai 12 anni in su, prevede la circolare esplicativa del governo. Per i ragazzi che possono vaccinarsi, dicono fonti dell’esecutivo, le regole restano dunque quelle attuali.

L’Associazione Nazionale Presidi (Anp) accoglie sfavorevolmente l’ultima circolare governativa sulle quarantene nelle scuole che rinuncia all’ adozione della dad con un solo caso positivo al Covid adottata nei giorni scorsi. Troviamo sconcertante che una nota sottoscritta da due Ministeri sia sospesa dopo neanche 24 ore, afferma il presidente dell’Anp Antonello Giannelli che lamenta l’affidamento al personale scolastico della responsabilità dei controlli sulla diffusione del virus al posto dei Dipartimenti di prevenzione.