COVID, VARIANTE DELTA AL 17% IN ITALIA, IN SICILIA SONO 30 I CASI

“Da tempo continuo a dire che bisognava sequenziare e fare le zone rosse in caso di focolai con varianti di Sars-CoV-2”. Sulla variante Delta “arriviamo in totale ritardo. Come al solito vengono fatte le cose quando è già tardi. Quando sono state identificate le prime varianti indiane” sul nostro territorio “bisognava fare la zona rossa e isolare. Adesso siamo al 17%, cosa si vuol fare? Ormai non credo si riesca a bloccarla la variante indiana in Italia”.

A spiegarlo all’Adnkronos Salute è il virologo Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova.

La variante Delta, destinata secondo le previsioni della stessa agenzia europea Ecdc a diventare prevalente entro agosto, determinerà un aumento di casi anche nella nostra Penisola? “Probabile”, ragiona Crisanti, che però mette in evidenza un fattore che potrebbe giocare a nostro favore: il meteo. “In Inghilterra è anche vero che in questo momento hanno una temperatura in media di 15-16 gradi inferiore alla nostra. Sicuramente, se aumenteranno i casi da noi non aumenteranno con la stessa velocità”. Il caldo e la stagione estiva “potrebbero limitare o ritardare” l’impatto della variante Delta.

In Sicilia sono una trentina i casi relativi a contagiati Covid con variante Delta, 14 sono sulla nave quarantena dei migranti che si trova a Lampedusa (Ag). Una persona contagiata è stata intercettata in aeroporto a Palermo.

“Il primo caso di variante Delta in Italia – ricorda il direttore generale dell’assessorato regionale alla salute della Regione siciliana Mario La Rocca – è stato segnalato dalla Sicilia lo scorso 8 maggio. Ed il fatto che siano stati riscontrati 30 casi è dovuto soprattutto al fatto che tanti campioni sono stati sequenziati. Come capacità di ricerca siamo secondi solo al Veneto, stiamo sequenziando tantissimi campioni questo ci fa ben sperare in termini di prevenzione della diffusione”.

Sul fronte delle zone rosse in Sicilia, al momento sono due quelle in vigore fino all’1 luglio: Santa Caterina Villarmosa (Cl), dallo scorso 15 giugno, Valguarnera Caropepe (En) dallo scorso 19 giugno.