Dal 1 marzo addio al “blocchetto rosso”: arriva la ricetta elettronica

Addio alla vecchia ricetta rossa del medico di famiglia.

Da martedì prossimo si potrà dire addio alla tradizionale ricetta rossa del medico di famiglia che verrà sostituita da quella elettronica.

La legge che manda in soffitta i blocchetti rossi del medico, ricorda la Federazione nazionale dei medici di famiglia Fimmg, è in realtà del dicembre 2015 e recepisce un decreto di più di tre anni fa.

Dopo alcuni blocchi informatici, il sistema è dunque ora ai nastri di partenza: per prescrivere un farmaco, un accertamento o una visita, il medico si collegherà da ora in poi a un sistema informatico, lo stesso visibile al farmacista che ci consegnerà pillole o sciroppi.

Ma ricetta elettronica, sottolinea la federazione dei medici di famiglia Fimmg, non e’ ancora sinonimo di abolizione della carta. Per ora, infatti, riceveremo dal dottore un piccolo promemoria da consegnare al bancone della farmacia, che permettera’ di recuperare la nostra prescrizione anche in caso di malfunzionamenti del sistema o assenza di linea internet. Ma quando il sistema andra’ a regime anche questo foglietto sparira’

Ma come funziona, nel concreto, il nuovo sistema?

I dottori, per effettuare una prescrizione, si connettono dal proprio pc a un apposito portale: compilando la ricetta sullo schermo, identica a quella cartacea, un Nre (numero ricetta elettronica) sara’ associato al nostro codice fiscale, aggiungendo in automatico anche eventuali esenzioni. Il sistema stampa quindi il promemoria, con il quale possiamo andare in farmacia: con i dati presenti, attraverso i codici a barre stampati sul piccolo foglio A5, il farmacista recupera la prescrizione direttamente on-line e ci consegna la medicina di cui abbiamo bisogno. Ci vorra’ ancora tempo perche’ sparisca anche la vecchia “fustella” da attaccare nei riquadri rossi, poiche’ anche se i codici della confezione sono inseriti direttamente sul computer ancora non e’ stato possibile determinare un meccanismo che annulli il valore della fustella rispetto alla necessita’ di identificare e distinguere i farmaci erogati a carico del SSN da quelli che anche se erogabili vengono invece pagati direttamente dal cittadino. Il procedimento nei prossimi mesi si diffondera’ anche per la prescrizioni di esami e visite specialistiche, visto che la ricetta elettronica sara’ accettata anche da cliniche, ambulatori e ospedali.

In questa prima fase di avvio, fino a fine 2017, sono, pero’, ancora esclusi dal nuovo metodo solo alcuni farmaci come gli stupefacenti, l’ossigeno, le prescrizioni per erogazione diretta in continuità’ assistenziale, i farmaci con piano terapeutico Aifa

Sarà valida in tutte le regioni – La ricetta elettronica, in compenso, varrà in tutte le farmacie del territorio nazionale. Questo significa che i farmaci potranno essere ritirati anche fuori dalla regione di residenza e grazie al sistema tessera sanitaria le farmacie potranno applicare il ticket della regione di residenza dell’assistito. Starà poi alle stesse regioni scambiarsi le informazioni sui medicinali prescritti e, quindi, procedere ai relativi rimborsi compensativi.

Fonte: www.Agi.it

 

2 Comments

  1. Non capisco la notizia. La ricetta elettronica esiste già da 2 anni. L’unica novità è che, adesso, può essere utilizzata su tutti il territorio italiano

    1. Carissimo, si tratta semplicemente dell’obbligatorietà su tutto il territorio nazionale: una notizia che, non Le sarà sfuggito, è stata ufficializzata e riportata dai tg e dalle testate nazionali

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