Diamoci una calmata

95047.it Chi ha assistito alla scena, parla di un vero e proprio pestaggio. Una spedizione punitiva di un gruppetto di ragazzini che hanno malmenato un loro coetaneo spedendolo al Pronto soccorso con il naso a pezzi.
 E’ accaduto domenica sera poco prima delle 23. In piazza Umberto il coraggio dei commercianti che hanno investito denari e sacrifici riuscendo a rilanciare l’immagine di una parte del centro storico, si ritrova a dover fare i conti con quattro scellerati che non trovano di meglio da fare che sfogare il proprio acne giovanile giocando a fare i duri. Una gomorra de noiantri di bassissimo livello. Adolescenti allo stato brado che scorrazzano in scooter e con qualcuno che si porta dappresso anche mazze da baseball. E non certo per improvvisare un inning da qualche parte e con qualche amico.

Se a tutto ciò aggiungiamo anche l’omertà con la quale ci si ritrova a dover fare i conti in un contesto del genere, la frittata è bella e servita. Cos’è accaduto domenica sera così come altre volte? Nulla. Nessuno deve parlare. Occorrerebbero maggiori controlli, certo. Ma tralasciamo gli accorati appelli alle forze dell’ordine che sono male equipaggiate e prive di strumenti normativi necessari. Gli uomini in divisa agiscono in un contesto di riduzione del danno: e fanno, sul serio, quel che possono. 
E’ nella testa che non riusciamo a cambiare. Non ci sono esempi da imitare. Non si scorge luce nell’abisso delle tenebre.

Diamoci una calmata. L’appello è anche, e soprattutto, ai genitori. Corriamo il rischio di rimanere brutti per sempre, nonostante le retoriche incrociate che reclamano la salvezza della nostra città. Insopportabile tanto quanto la nostra omertà.