Akira Toriyama, uno dei più celebri autori di fumetti giapponesi, è morto a 68 anni. La sua morte è avvenuta il primo marzo ed è stata annunciata venerdì dal suo studio di produzione di manga, Bird Studio. Toriyama era famoso soprattutto per aver ideato la serie di manga e anime Dragon Ball, che è una delle più amate nella storia del genere. È considerato uno degli artisti che hanno avuto più impatto sulla storia del fumetto e dell’animazione giapponese: molti autori delle generazioni successive hanno detto di essersi ispirati a Dragon Ball nelle proprie opere.
Toriyama nacque a Nagoya, in Giappone, il 5 aprile 1955: raccontò di aver cominciato a disegnare dopo aver guardato La carica dei 101, classico film di animazione Disney del 1961. Frequentò una delle più prestigiose scuole di disegno industriale di Tokyo, la Prefectural Industrial High School, e lavorò per circa due anni come progettista di poster in un’azienda di Nagoya.
Negli anni Settanta si dimise per provare a dedicarsi ai manga. Partecipò a un concorso per dilettanti indetto dalla rivista Weekly Shōnen Jump per vincere un premio in denaro: non lo vinse, ma conobbe in questo modo Kazuhiko Torishima, che sarebbe diventato suo mentore ed editore. Nel 1978 propose allo stesso concorso Wonder Island – una storia autoconclusiva che seguiva la storia del sergente maggiore Furusu, dell’aviazione imperiale giapponese – e vinse il primo premio: poco dopo cominciò a lavorare per Shōnen Jump, una delle più longeve testate settimanali di manga pubblicate in Giappone.
Dragon Ball è la storia di Goku, che all’inizio è solo un bambino con una forza oltre il normale e con una lunga coda di scimmia, e della sua ricerca delle “sfere del drago”, da cui il nome Dragon Ball: sette sfere arancioni sparse per il mondo che, qualora riunite in un solo punto, permettono di evocare un drago in grado di realizzare un desiderio.
Nacque come manga, il tipico fumetto giapponese, nel 1984: Toriyama ne ha realizzato 519 capitoli, raccolti in 42 volumi, pubblicati in Giappone tra il 1985 e il 1995 e in Italia per la prima volta dal 1995 al 1997 dalla Star Comics. Dal manga sono state tratte due serie televisive animate (il termine tecnico è “anime”): la prima, intitolata semplicemente Dragon Ball, è andata in onda dal 1986 al 1989, mentre la seconda, Dragon Ball Z, è stata trasmessa dal 1989 al 1996. Le serie ebbero un enorme successo, e ancora oggi continuano a essere trasmesse dalle televisioni di tutto il mondo. In Italia Dragon Ball è stata per anni una serie di punta nei pomeriggi di Italia 1, diventando uno dei primi anime scoperti da molti ragazzi italiani.
Toriyama realizzò anche il manga Dr Slump, con il quale nel 1981 vinse il Premio Shōgakukan per il miglior manga shōnen, uno dei premi più importanti del settore. Disegnò i personaggi di vari videogiochi, tra cui Dragon Quest, Chrono Trigger, Blue Dragon, Dragon Ball Legends e Dragon Ball Z: Kakarot. Vinse anche svariati premi nel corso della sua carriera, e nel 2019 fu insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordre des Arts et des Lettres francese per il suo contributo alle arti.
Era sposato e aveva due figli. Gli piaceva molto poco apparire in pubblico o in televisione: per evitare di farlo negli anni Ottanta aveva anche preso a utilizzare un avatar chiamato “Robotoriyama” per rappresentare se stesso nei manga e nelle interviste.