È MORTO BIAGIO CONTE, IL MISSIONARIO LAICO AMATO DA TUTTI

È morto Biagio Conte, era nato il 16 settembre 1963. Il missionario laico palermitano si è spento dopo aver lottato contro un tumore al colon. Ha dato vita alla “Missione di Speranza e Carità”, per cercare di rispondere alle drammatiche situazioni di povertà ed emarginazione della sua cara Palermo.

Biagio Conte si è spento all’interno della Missione Speranza e Carità, attorniato dall’amore dei più deboli, degli emarginati, dei più umili. Una grande ferita, una grande perdita per Palermo, la Sicilia

Le sue ultime parole, a fatica, alla messa di Natale: “Cercate di rendere migliore questo nostro mondo”.

L’ultima consegna, l’eredità spirituale, di un uomo che, dopo aver lasciato tutto per i poveri e per Dio, in ultimo ha dato un’altra lezione, accettando la sofferenza e spegnendosi lentamente, e serenamente, nella sua cella palermitana, in via Decollati, stretto dall’affetto di tutta Palermo e dei suoi, della Missione Speranza e Carità da lui fondata.

Figlio di un industriale edile, dal maggio 1990 decise di dedicarsi a Dio, vestendosi di sacco, rinunciando a una casa, ritirandosi nelle montagne dell’entroterra siciliano e vivendo come un eremita, per poi incamminarsi in solitudine verso Assisi.
Tornò a Palermo con l’intenzione di partir per l’Africa come missionario, ma rimase tra la sua gente: “Qui in troppi soffrono povertà e abbandono, qui è la mia missione”.
Cominciò dai senzatetto della Stazione di Palermo Centrale, facendosi – e lo era – uno di loro. Continuò fondando, nel 1993, la “Missione di Speranza e Carità” che ha ospirato e aiutato, negli anni, migliaia di persone senza chiedere ad alcuno in quale Dio credesse.
Biagio non è stato un prete nè un monaco, lo hanno chiamato “Frà” perchè si è fatto fratello di tutti, e per tutti ha camminato, spesso portando sulle proprie spalle una croce più pesante di lui. Quando, alcuni anni fa, gli stenti e la fatica lo costrinsero in una sedia a rotelle, pregò perchè potesse tornare a camminare, e gli fu dato.

Biagio Conte è morto, ad appena 60 anni, e ora è lui – che, come Pietro, ha lasciato ogni cosa, e ha tanto pregato per il suo prossimo – che ha bisogno delle nostre preghiere. Anche se, ne sono certi in tanti, è già stretto tra le braccia di Dio, che lo ha chiamato a sè: “Vieni, servo buono e fedele, prendi parte alla gioia del Tuo Signore”.