È MORTO DAVIDE REBELLIN. IL CICLISTA TRAVOLTO DA UN CAMION MENTRE SI ALLENAVA

L’ex campione di ciclismo Davide Rebellin, 51 anni, è morto oggi in un incidente stradale nel vicentino.

Rebellin era in sella alla bicicletta quando è stato urtato e travolto da un camion, nei pressi dello svincolo autostradale di Montebello Vicentino.

Il camionista non si sarebbe accorto dell’incidente, proseguendo la sua corsa. Rebellin, veronese, aveva vinto in carriera, tra l’altro, una Amstel Gold Race, tre edizioni della Freccia Vallone, ed una tappa del Giro d’Italia. Argento ai Giochi di Pechino, la medaglia gli fu poi revocata per una positivita’ al doping.

“Rimango tremendamente scioccato nell’apprendere questa triste notizia”. Vincenzo Nibali, a lungo compagno di nazionale di Rebellin, commenta cosi’ dal suo profilo twitter la notizia della morte dell’ex ciclista, travolto da un camion nel vicentino mentre si allenava. “Che la terra ti sia lieve, R.I.P. Davide”.

“Sono turbata e rattristata dalla notizia della tragica scomparsa di Davide Rebellin, ciclista italiano che tante emozioni ha regalato agli amanti dello sport nella sua lunga carriera da professionista. Condoglianze alla famiglia”, ha scritto su Twitter la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Non ci sono ancora tracce del camion che a Montebello Vicentino ha travolto e ucciso mentre era in bicicletta l’ex campione Davide Rebellin. I Carabinieri stanno setacciando le immagini delle telecamere di sicurezza di un ristorante accanto al luogo dello schianto, per poter individuare targa e modello del mezzo. L’ex campione era uscito con la sua bici da corsa e probabilmente stava percorrendo la regionale 11 Vicenza-Verona per rientrare a casa, a Lonigo (Vicenza). Tragica la circostanza in cui è avvenuto il riconoscimento della vittima. Un fratello di Rebellin, Carlo, aveva appreso dai media che c’era stato un incidente nella zona di Montecchio, un ciclista travolto da un mezzo pesante. Si è recato subito sul posto, forse per una sorta di presentimento, ed ha subito riconosciuto la bici del fratello, accartocciata.

Sono stati 103 i ciclisti che hanno perso la vita sulle strade italiane nei primi otto mesi dell’anno nell’immediatezza dell’incidente, cui si debbono aggiungere i decessi avvenuti a distanza di giorni o settimane negli ospedali dopo il ricovero. Sono i dati forniti dall’Associazione sostenitori Polstrada (Asaps), dopo la morte in Veneto dell’ex campione Davide Rebellin, travolto in bici da un camion. Un incidente, ricorda l’Asaps, che sembra la fotocopia di quello in cui morì nel 2017 Michele Scarponi. “La scia di sangue sulle strade – commenta il presidente Giordano Biserni – purtroppo continua, con una particolare crudeltà anche per i ciclisti”.