ELEZIONI AMMINISTRATIVE IN SICILIA: SI VOTA IL 12 GIUGNO, BALLOTTAGGI IL 26

Le amministrative per eleggere il nuovo sindaco di Paternò e il consiglio comunale si svolgeranno domenica 12 giugno in concomitanza con i referendum sulla giustizia.

L’eventuale ballottaggio si terrà invece il 26 giugno. Il via libera all’election day è arrivato dal Consiglio dei ministri ed è stato annunciato su Twitter dal deputato Pd, Stefano Ceccanti: “Il Cdm ha ufficializzato le date delle elezioni amministrative: primo turno: 12 giugno; secondo turno: 26 giugno; referendum: 12 giugno”. Ora toccherà alla Regione recepire l”indicazione e indire le elezioni entro 60 giorni dalla data prevista.

Si tratta di oltre un milione di elettori che si recheranno alle urne per eleggere sindaci e consigli comunali.

I Comuni al voto in provincia di Catania
In provincia di Catania sono 19 i Comuni chiamati al voto: Aci Bonaccorsi, Aci Catena, Castiglione di Sicilia, Fiumefreddo di Sicilia, Licodia Eubea Linguaglossa, Maniace, Mazzarrone, Militello in Val di Catania, Mirabella Imbaccari, Nicolosi, Palagonia, Paternò, Raddusa, San Michele di Ganzaria, Sant’Agata li Battiati, Santa Maria di Licodia, Scordia e Vizzini.

I Comuni al voto in provincia di Palermo
Oltre a Palermo, saranno chiamati alle urne gli abitanti di altri 27 Comuni: Altavilla Milicia, Altofonte, Balestrate, Belmonte Mezzagno, Bisacquino, Blufi, Caccamo, Campofelice di Fitalia, Cefalù, Camporeale, Castelbuono, Castellana Sicula, Petralia Soprana, Chiusa Sclafani, Ciminna, Ficarazzi, Gangi, Giardinello, Isnello, Mezzojuso, Petralia Sottana, Piana degli Albanesi, Prizzi, San Cipirello, Santa Flavia, Trappeto, Valledolmo.

I Comuni al voto in provincia di Messina
Sono 38 i Comuni della provincia di Messina ad essere chiamati alle urne. Oltre al capoluogo, si vota in altri 37 comuni: Nizza di Sicilia, Novara di Sicilia, Pagliara, Pettineo, Piraino, Reitano, Roccella Valdemone, San Pier Niceto, San Piero Patti, Sant’Alessio Siculo, Santa Marina Salina, Santa Teresa di Riva, Santo Stefano di Camastra, Saponara, Sinagra, Torrenova, Venetico Villafranca Tirrena, Acquedolci, Alcara li Fusi, Capri Leone, Castelmola, Castroreale, Cesarò, Fiumedinisi, Francavilla di Sicilia, Furnari, Gallodoro, Itala, Letojanni, Librizzi, Lipari, Malfa, Merì, Montalbano Elicona e Motta d’Affermo.

I Comuni al voto in provincia di Agrigento
Sono 10 i Comuni chiamati alle urne in provincia di Agrigento: Sciacca, Aragona, Bivona, Campobello di Licata, Cattolica Eraclea, Comitini, Lampedusa e Linosa, Palma di Montechiaro, Santa Margherita di Belice e Villafranca sicula.

I Comuni al voto in provincia di Trapani
Nel Trapanese, si andrà a votare a Erice, Misiliscemi e Petrosino.

I Comuni al voto in provincia di Caltanissetta
In provincia di Caltanissetta si vota a: Acquaviva Platani, Butera, Campofranco, Marianopoli, Niscemi, Resuttano e Sommatino.

I Comuni al voto in provincia di Enna
Nell’ennese quattro Comuni saranno chiamati alle urne: Nissoria, Regalbuto, Sperlinga e Villarosa.

I Comuni al voto in provincia di Siracusa
In provincia si Siracusa sono 5 i Comuni chiamati alle urne: Avola, Canicattini Bagni, Cassaro, Melilli e Solarino.

I Comuni al voto in provincia di Ragusa
Sono sei invece i Comuni chiamati a rinnovare sindaci e consigli comunali nel Ragusano: si vota a Pozzallo, Chiaramonte Gulfi, Giarratana, Monterosso Almo, Pozzallo, Santa Croce Camerina e Scicli.

I quesiti referendari
I cinque quesiti ammessi dalla Corte costituzionale e che saranno oggetto del referendum sono: la riforma del Csm; l’abolizione della legge Severino: il quesito propone l’abolizione del decreto legislativo Severino sulla incandidabilità, ineleggibilità e decadenza automatica per i parlamentari, per i rappresentanti di governo, per i consiglieri regionali, per i sindaci e per gli amministratori locali in caso di condanna; i limiti agli abusi della custodia cautelare: si propone di limitare la carcerazione preventiva per il pericolo di “recidiva” solo ai reati più gravi ; la separazione delle funzioni dei magistrati: si propone lo stop totale alla possibilità per i magistrati di passare, nel corso della carriera, dalla funzione requirente a quella giudicante e viceversa ; il voto degli avvocati nei consigli giudiziari sulle valutazione dei magistrati.