ELEZIONI IN SICILIA ONDATA DI RINUNCE TRA GLI SCRUTATORI

Anche a Catania, come a Palermo, le nuove elezioni sono accompagnate da vecchi problemi legati alla formazione dei seggi elettorali.

Il Comune sta affrontando un numero elevato di rinunce da parte degli scrutatori designati, creando una situazione preoccupante a poche ore dall’insediamento dei seggi, previsto per domani mattina, sabato 8 giugno.

Secondo quanto riportato da “Repubblica”, più della metà degli scrutatori sorteggiati ha deciso di rinunciare all’incarico.

La principale causa di queste rinunce è il basso compenso previsto: 110,40 euro per gli scrutatori e 138 euro per i presidenti di seggio, cifre che molti considerano inadeguate rispetto all’impegno richiesto.

Gli scrutatori sono scoraggiati principalmente dall’impegno gravoso che l’incarico comporta. Doversi recare ai seggi e rimanere lì per circa tre giorni, tra operazioni preliminari, due giorni di votazione e le ore necessarie allo spoglio, risulta particolarmente impegnativo. A fronte di un compenso considerato troppo basso, molti preferiscono rinunciare.

In risposta all’emergenza, il Comune di Catania sta cercando di correre ai ripari. È stata emessa una circolare invitando chi volesse sostituire gli scrutatori rinunciatari a presentarsi sabato mattina direttamente ai seggi.