Emergenza agrumi: mozione di tre consiglieri comunali

95047.it Di seguito, il testo della mozione:

“Il commercio e la raccolta degli agrumi sono fermi a causa dei livelli bassissimi dei prezzi (circa 8-10 centesimi al kg) alla produzione che non consentono alcuna remunerazione rispetto ai costi di produzione e di trasporto.
 L’arrivo sul nostro territorio di arance e olio d’oliva da fuori, spacciati e commercializzati per prodotto tipico siciliano da alcuni operatori senza scrupoli (anche locali), assume contorni drammatici per l’intera economia del nostro territorio.
Non possiamo abbandonare imprenditori che ogni anno investono tanto lavoro e soldi nelle coltivazioni agricole, dando lavoro a migliaia di persone, alimentando una filiera produttiva che è il vanto della Sicilia.

Tutto ciò:
Rischia di compromettere irrimediabilmente la produzione di migliaia di ettari di coltivazioni agrumicole, olivicole ecc, e fare precipitare il settore in una crisi irreversibile, nonostante nel corso degli anni siano stati promossi interventi per il riconoscimento di produzioni tipiche di pregio a denominazione di origine (IGP e DOP).
Garantirne la sopravvivenza assume un significato non solo economico, ma anche sociale, per il mantenimento del livello occupazionale, e ambientale per la sua funzione di presidio del territorio, che con il loro carico di biodiversità, sono un elemento tradizionale del nostro paesaggio.

PROPOSTE

Tale situazione rende necessario l’assunzione di urgenti e concrete iniziative istituzionali in grado di sollecitare l’adozione di misure efficaci per fronteggiare la grave crisi agrumicola e non, che colpisce il nostro territorio, riassunte nelle seguenti proposte:
–  Attivare da subito una serie di finanziamenti regionali e altri(che ci sono) atti a ritirare la produzione di frutti di minore qualità dal mercato, ad un prezzo remunerativo (a partire da 20 centesimi), in modo da dare respiro ai produttori. questo comporterebbe un aumento dei prezzi al produttore sui frutti di migliore qualità, per una semplice legge di mercato.
–  Destinare tali frutti per distribuzioni e assaggio nei luoghi di arrivo dei turisti e viaggiatori (aeroporti, stazioni, porti ecc.) in Sicilia, mense, ospedali, case di riposo, aiuti ecc.
– Spingere i consorzi di tutela degli agrumi come l’Igp arancia rossa di Sicilia e il Distretto degli agrumi di sicilia, come le Dop dell’olio extra-vergine d’oliva siciliani ecc…, ad uscire fuori dall’anonima to e torpore cronico dimostra to sin dalla loro nascita, svolgendo con efficacia ed efficienza il loro ruolo di tutela e promozione dei nostri prodotti tipici in Italia e all’estero.
– Sollecitare le forze dell’ordine(forestale, nas carabinieri e polizia municipale), repressioni e frodi del ministero e consorzi di tutela di cui prima, ad un maggiore controllo del territorio atto a prevenire e reprimere chiunque spacci prodotti di fuori con prodotti siciliani.
– Chiedere ai governi nazionali e regionali, l’applicazione delle clausole di salvaguardia, fino ad ora viola te dagli stessi, previste dagli accordi di scambio ue-paesi del mediterraneo, a tutela dei nostri produttori locali, costretti a subire le importazioni di merci(olio, agrumi ecc..) da essi stessi prodotti.
Pertanto, per dare forza a questa iniziativa concreta,

IMPEGNA
Il Sindaco, l’Assessore e il Presidente del Consiglio Comunale:
1) Ad essere parti attive nel sollecitare le parti prima citate, a far rispettare la normativa vigente e rendere concrete le proposte contenute in codesto documento;
2) Di coinvolgere i loro corrispettivi dei Comuni del territorio, la deputazione regionale, nazionale e tutte le forze sociali ed economiche del territorio, con l’obiettivo di rendere efficace tale azione a tutela e salvaguardia dei nostri operatori agricoli”.

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