
Ancora un incidente mortale, ancora un lavoratore strappato all’affetto dei suoi cari sulla statale 284, la Paternò-Randazzo che, insieme al primo tratto della statale 121, rappresenta l’arteria principale per quanti dal versante occidentale etneo raggiungono il capoluogo.
Riemerge ancora una volta l’annosa questione del raddoppio della 284 da Paternò ad Adrano per il quale è stato avviato da anni l’iter, ma che segna insopportabili ritardi in sede Anas, addirittura in presenza di uno stanziamento di risorse. Nel 2018 l’assessore Falcone aveva esposto l’iter per la realizzazione dei lavori, ma il cronoprogramma non è stato ad oggi rispettato. Inoltre, per il successivo tratto Adrano-Bronte, l’iter per l’ammodernamento, iniziato da 18 anni, non si è ancora concluso.
Queste esitazioni hanno conseguenze devastanti, visto che la gente continua a morire su un tratto di strada che è sottodimensionato rispetto al traffico che deve sopportare ogni giorno. Il Prefetto di Catania, a cui va tutto il nostro ringraziamento per l’impegno profuso, dopo una serie di incidenti mortali avvenuti nel 2019 ha convocato il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica e, subito dopo, insediato un Gruppo di lavoro tecnico per aumentare gli standard di sicurezza sulle due arterie. Dopo diversi incontri, si è stabilito di installare 29 autovelox fra Paternò e Randazzo nei tratti a maggior rischio, ma, nonostante una lettera di sollecito alle amministrazioni comunali del Prefetto datata giugno 2020, nulla è ancora avvenuto. L’assessore regionale Infrastrutture e Mobilità, Marco Falcone, aveva manifestato la volontà di aiutare economicamente i comuni per l’installazione degli autovelox, ma il componente della giunta Musumeci alle richieste dei sindaci non ha fatto seguire alcun atto.
Lo stesso dicasi per il suo pupillo, il prof. Benedetto Torrisi, presidente del “Comitato pro raddoppio della 284”, che non perde occasione per “dichiarare”, ma poi, nel concreto, come sulla questione degli autovelox che possono essere un deterrente contro le condotte scorrette degli automobilisti, tace per non urtare la sensibilità del suo “padrino” politico.
L’Unione Provinciale Catania del Partito Democratico, assume l’impegno di seguire la “questione ss 284” denunciando ritardi, omissioni e ciarlatanerie e annuncia che, sulla questione, chiederà immediatamente un impegno al ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, per giungere al superamento di ogni intoppo e, finalmente, dare al comprensorio sud-occidentale dell’Etna un’arteria moderna, funzionale e, soprattutto, sicura.
Non si può fare la campagna elettorale con il sangue dei nostri amici, figli, parenti morti sulle strade
Proprio in campagna elettorale il Pd sicilia si fa sentire….prima dove era?