ETNA. INGV: FORTE DEGASSAMENTO IN ATTO. LA PROTEZIONE CIVILE AUMENTA IL LIVELLO DI ALLERTA IN PREALLARME

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che nel corso delle ultime 24 ore l’ampiezza media del tremore vulcanico è stata caratterizzata da ampie oscillazioni dei suoi valori mantenendosi fino alle 13 UTC circa sempre nell’intervallo dei valori medi.

Nelle ultime ore, tali oscillazioni sono diventate ancora più ampie e in brevi momenti l’ampiezza media del tremore vulcanico ha raggiunto l’intervallo dei valori alti.

Allo stato attuale l’ampiezza media rientra nell’intervallo dei valori medi.

I centroidi delle sorgenti del tremore vulcanico nell’arco della giornata hanno interessato gran parte dell’area sommitale, spaziando tra il Cratere di Sud-Est e un’area ad est dei Crateri Centrali.

Le profondità interessate ricoprono un ampio intervallo crostale, compreso tra 1700 e 2900 m sopra il livello del mare.

Riguardo all’attività infrasonica dalle 15 UTC circa si registra una modesta sua ripresa, mostrando parimenti al tremore periodi più o meno intensi.

Le sorgenti sono principalmente ubicate in corrispondenza del cratere Bocca Nuova.
I segnali delle reti di deformazione non mostrano variazioni significative.

Le immagini delle telecamere di video-sorveglianza mostrano una attività di
degassamento dai crateri Bocca Nuova e Cratere di Sud-Est. Il modello previsionale della dispersione dell’eventuale nube eruttiva indica una
direzione sud-est.

Il Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana ha comunicato una variazione della fase operativa da “Attenzione” a “Preallarme”.

“Facendo seguito alla comunicazione inoltrata in data odierna alle ore 19.53 dal sistema ETNAS di passaggio dal livello F0 al livello F1 (Alta probabilità di accadimento imminente di fontane di lava), – SI LEGGE NELLA NOTA DEL Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana – questo DRPC comunica con la presente, il passaggio della fase operativa da “ATTENZIONE” a quella di “PREALLARME”.

Per quanto concerne l’accesso alle aree sommitali valgono, per quanto oggi applicabili, le prescrizioni contenute nelle “Procedure di allertamento Rischio Vulcanico e modalità di fruizione per la zona sommitale del Vulcano Etna”, di cui all’Ordinanza della Prefettura di Catania n.18709 del 04.04.2013.

I Sindaci dei Comuni sommitali e gli altri Enti ai quali la presente è inoltrata, sono invitati a ad attivare le misure discendenti dalle procedure precedentemente richiamate, con particolare riferimento a:

– interdizioni delle aree interessate;

– mantenersi informati sull’evoluzione delle fenomenologie in corso;

– attivazione del COC e delle locali OO.d.V.

nonché delle procedure previste dal vigente Piano comunale di P.C..

COMUNICATO INGV