ETNA: LA COLATA LAVICA È BEN ALIMENTATA E SI ESPANDE RAPIDAMENTE, CON UN FRONTE CHE HA SUPERATO I CONI PICOCLASTICI DEL 2002-2003

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dalle ore 05.30 UTC i sistemi di sorveglianza e monitoraggio dell’INGV-OE hanno rilevato un repentino incremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico. Tale incremento è proseguito con una progressione costante, fino a quando, alle ore 08.15 UTC, le telecamere di sorveglianza hanno mostrato intense emissioni di gas che scaturivano alla base del fianco meridionale del Nuovo Cratere di Sud Est e che segnavano l’apertura di una bocca eruttiva.

Dalle ore 09:20 UTC si è osservato un’ulteriore incremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico, accompagnato da attività esplosiva localizzata sul Nuovo Cratere di Sud Est.

L’attività esplosiva produceva la formazione di un denso pennacchio gassoso ricco di cenere che si disperdeva, spinto dal vento, sui quadranti orientali del vulcano, ad una quota massima stimata in circa 4500 metri sul livello del mare.

Alle ore 11.10 UTC, il personale INGV intervenuto sul terreno evidenzia che l’attività esplosiva interessa l’intera estensione della fessura eruttiva, che si estende dalla sommità del NSEC fino alla sua base meridionale. Le esplosioni si susseguono senza soluzione di continuità e generano dense emissioni di cenere vulcanica. Dalla porzione meridionale della fessura eruttiva emerge una colata lavica che si espande verso sud-ovest e verso sud. Alle ore 11.35 UTC il fronte lavico più avanzato aveva raggiunto e superato la base settentrionale dei Monti Barbagallo, ad una quota di circa 2850 m sul livello del mare, propagandosi ulteriormente verso il basso nella zona compresa tra Monte Frumento Supino ed i coni piroclastici del 2002-2003.

Per quanto riguarda le deformazioni, si registrano in concomitanza con l’aumento del tremore, delle leggere variazioni di inclinazione alle stazioni sommitali di Cratere Del Piano (circa 2 microradianti) e Pizzi Deneri (qualche decimo di microradiante). Le stazioni GPS non mostrano variazioni di rilievo.

Alle ore 12:21 UTC (14:21 locali), è avvenuta una sequenza di esplosioni particolarmente forti dal Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell’Etna, generando un pennacchio di cenere che ha raggiunto un’altezza di circa 8 km sopra il livello del mare. Nel frattempo stava andando avanti senza sostanziali variazioni l’attività esplosiva ed effusiva nella vicina area del “cono della sella” (sede dell’attività eruttiva di gennaio-aprile 2017), e sul fianco meridionale del NSEC. Le immagini mostrano il pennacchio dell’esplosione visto da Tremestieri Etneo (versante sud etneo) e un’immagine della telecamera termica sulla Montagnola (EMOT) della prima esplosione.

L’attività eruttiva al “cono della sella” e sul fianco meridionale del NSEC sta continuando nel momento di questo post.

Verso le ore 14 UTC, il personale INGV presente in area sommitale comunica che la colata lavica è ben alimentata e si espande rapidamente, con un fronte che avanza rapidamente verso valle, dopo avere superato i coni picoclastici del 2002-2003 (foto di copertina di S. Branca, INGV_OE).