
Oggi pomeriggio, alle 15, si è verificata un’esplosione dalla sommità del cratere di Nord-Est dell’Etna, finora non coinvolto negli eventi della prima decade di luglio.
Attualmente, si avvertono boati a intervalli irregolari, mentre il personale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) è impegnato nei rilevamenti.
“L’ampiezza media del tremore vulcanico – spiega l’INGV in una nota – mostra ampie e rapide oscillazioni all’interno dell’intervallo dei valori medi, dove è rimasta nelle ultime ore. Dalle 15, si osserva una tendenza all’aumento che l’ha portata quasi al livello alto. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato presso il cratere di Nord-Est, a una quota di circa 2800 metri sul livello del mare. L’attività infrasonica, a partire dalle 14, è in incremento e le sorgenti degli eventi sono localizzate al cratere di Nord-Est”.
L’Etna, uno dei vulcani più attivi al mondo, continua così a manifestare la sua dinamicità, richiedendo costante monitoraggio e attenzione da parte delle autorità e della popolazione locale.