ETNA, SI ATTENUA LA COLONNA DI FUMO ALTA 5 KM SUL VULCANO

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dalla rete di telecamere di sorveglianza, a partire dalle ore 09:55 UTC, è stato possibile osservare che l’attività di fontana di lava comunicata con l’aggiornamento n° 40 delle 07:15 UTC di oggi, si è gradualmente attenuata fino a cessare.

Anche la cospicua emissione di cenere, che ha generato un pennacchio che si è innalzato fino a circa 5 km di altezza dai crateri spinto verso i quadranti orientali del vulcano dai venti dominanti, si è progressivamente attenuato. Si precisa inoltre che dall’analisi dei dati e da osservazioni di campagna da parte di personale INGV, la colata comunicata nell’aggiornamento n° 41 delle 08:06 UTC è invece relativa ad un accumulo e successivo rotolamento sui fianchi del cono del NSEC di materiale piroclastico emesso durante le fasi di fontanamento.

L’attività eruttiva di oggi 19 aprile è iniziata intorno alle 06:30 UTC con l’avvio di una attività stromboliana al “cono della sella” del NCSE ed ha partire dalle 07:15 UTC si è gradualmente evoluto in una fontana di lava. L’attività ha generato l’emissione di un pennacchio di cenere che nelle fasi iniziali era piuttosto blanda e poi è progressivamente aumentata di intensità a partire dalle 08:45 UTC circa. La cenere è ricaduta sul versante orientale del vulcano per la maggior parte in Valle del Bove e sono state segnalate ricadute di materiale fine anche sull’abitato di Zafferana.

Infine si segnala che continua, con modeste fluttuazioni rispetto a quanto comunicato sinora, l’attività stromboliana al cratere Voragine, iniziata nel settembre 2019.

Al momento causa il peggioramento delle condizioni meteo dell’area sommitale le osservazioni si basano sulle osservazioni strumentali delle reti di monitoraggio.

Dal punto di vista sismico, l’evento è stato annunciato da un rapido aumento del tremore vulcanico a partire delle ore 5.40 GMT – ore 7.40 locali, che ha raggiunto il livello energeticamente più forte alle ore 7.00 GMT (ore 9.00 locali). Le sorgenti del segnale vengono localizzate nell’area del Nuovo Cratere di Sud Est a profondità superficiali. Attualmente l’ampiezza del tremore è in via di diminuzione.

L’episodio è stato accompagnato da una notevole attività infrasonica, anch’essa in fase di decremento.

La rete GPS(HF) non mostra alcuna variazione significativa. La rete clinometrica mostra minime variazioni rispetto ai trend usualmente registrati. Tali variazioni sono maggiormente visibili alle stazioni prossimali all’area craterica.