Ex Giardino Moscato, abbandono e degrado: le associazioni costrette a rescindere il “contratto d’adozione”

95047.it La speranza, e la possibilità, di rivedere recuperato l’ex Giardino Moscato (oggi intitolato: piazza Nino La Russa), si allontana. Al momento, lo storico sito che si trova a ridosso tra la parte esterna e più bassa della Collina Storica e piazza Vittorio Veneto (Sant’Antonio) altro non è che un luogo purtroppo abbandonato a se stesso. Lasciato in balia di un degrado dovuto, anzitutto ma non solo, alla mancanza di manutenzione. L’inciviltà fa tutto il resto, è chiaro.
Sporcizia, assenza di copritombini, illuminazione inesistente, ricettacolo d’appuntamenti serali per gente poco buono. A risentirne è, ovviamente, tutto il quartiere con i residenti che hanno segnalato alle forze dell’ordine – e molte segnalazioni sono arrivate, raccontandovele, anche alla nostra redazione – episodi che nulla hanno a che fare con la convivenza civile.

Nei mesi scorsi, alcune volenterose associazioni legate soprattutto al mondo del volontariato hanno provato ad adottare l’ex Giardino Moscato organizzando, la scorsa estate anche un paio di appuntamenti nel tentativo di rilanciare il sito. Ed il riscontro c’è stato. Quello che è mancato è stato tutto il resto: ovvero, la risoluzione dei problemi di manutenzione. Le associazioni in questione (Apas, Vivisimeto, Paternò in Linea, Mamme in Comune, Musica e Movimento, Comitato Sant’Antonio) alla fine, il mese scorso, hanno dovuto mollare.
“Le condizioni strutturali della piazza non garantiscono i livelli di sicurezza e fruibilità indispensabili per la presenza di persone e solo – scrivono le associazioni nella lettera di rescissione dall’adozione della piazza – con soluzioni tampone al limite dell’immaginabile si era potuto garantire nei due eventi soprammenzionati che non si verificassero incidenti […] Nel corso del 2015 l’amministrazione ripetutamente ha dichiarato la volontà di intervenire almeno per l’installazione delle coperture dei tombini e di punti luce temporanei in attesa dell’impianto elettrico completo ipotizzando che questi interventi potessero essere realizzati entro la fine dell’anno. Si constata che in data odierna (e siamo ad aprile dell’anno successivo, ndr) soltanto la parte superiore della piazza verrà provvista di combini restando irrisolti tutti gli altri problemi.
Pertanto con la presente le scriventi Associazioni adottanti dichiarano di volere recedere dall’atto di adozione restando vivamente interessate e disponibili per una successiva nuova adozione allorquando saranno realizzati dall’amministrazione gli interventi che garantiscono livelli di fruibilità, funzionalità e sicurezza indispensabili”.

La lettera, impossibile non condividerne il contenuto, risale allo scorso mese. Nel frattempo, in attesa di capire quale sarà il destino di quel luogo che ha tutta una sua storia e che – magari – approfondiremo e racconteremo nei prossimi giorni, non è cambiato nulla.
 Niente copritombini, niente illuminazione, niente sicurezza. E, forse quel che è peggio, nessuna presa di posizione ufficiale sull’argomento da parte del governo locale.
Non sono affatto segnali incoraggianti.

2 Comments

  1. Utilizzare piazza La Russa, per attività di mercato giornaliero, liberando pizza Veneto

  2. Sinceramente non si capisce il perché’ tale luogo non venga impegnato dal mercato che ogni giorno occupa e deturpa piazza Vittorio veneto. Ma qui siamo a paterno’ quindi tutto si fa tranne che le cose giuste. Obiettivamente piazza Vittorio veneto sembra Tunisi, con tutto il rispetto per Tunisi.

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