FOGGIA. BIMBA DI 6 ANNI HA UNA CRISI EPILETTICA A SCUOLA: SALVATA DALLE MAESTRE AL TELEFONO CON IL 118

Ha una crisi epilettica violenta a scuola e si accascia sul pavimento: provvidenziale l’intervento delle maestre e dell’intero personale scolastico che, grazie al costante contatto telefonico con la centrale 118, sono riusciti a salvare la vita a una bimba di sei anni. E’ accaduto in una scuola elementare di Biccari nel Foggiano.

A distanza di alcuni giorni la piccola, nel frattempo ricoverata all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari, è fuori pericolo.

Le testimonianze delle maestre – “Sono stati momenti concitati, difficili ma abbiamo cercato di mantenere la calma e di seguire con precisione tutto quello che la dottoressa della centrale operativa del 118 ci consigliava di fare” – ha dichiarato ancora emozionata una delle maestre Annarita Tetta. “A un certo punto della mattinata intorno alle 11 – continua – la bimba mi ha detto di avere mal di pancia. Con me c’erano altre due colleghe. Consiglio alla piccola di andare in bagno.

Qualche secondo dopo sento l’urlo della collega e vedo la bimba a terra. Chiamiamo subito il 118 e chiediamo aiuto.

Devo ringraziare tutto l’istituto (diretto da Diana Riccelli) per la collaborazione e il sangue freddo mantenuto e la dottoressa Tamara Cirillo della centrale operativa che ha coordinato l’intervento. Quando abbiamo saputo che la bimba era fuori pericolo, ci siamo lasciati andare a un pianto liberatorio”.

La bimba ora sta bene – La piccola è nigeriana e vive nella piccola comunità di Biccari da un anno, da quando cioè la sua famiglia si è trasferita nell’ambito del sistema di accoglienza e integrazione voluto dall’amministrazione comunale e gestito dagli operatori della cooperativa il Melograno.

Con lei in ospedale a Bari c’è la sua famiglia e gli operatori della cooperativa di integrazione. “E’ una bella storia di sanità – rimarca il direttore della centrale operativa del 118 Stefano Colelli – Se non ci fosse stata collaborazione, la bambina sarebbe morta. Anche perché l’ambulanza proveniente dal punto più vicino non era medicalizzata.

Quindi si è dovuto procedere con l’intubazione della piccola una volta giunto il medico in elisoccorso. Ma se tutta la procedura precedente non fosse stata eseguita correttamente dal personale scolastico attraverso le direttive del medico di centrale, è quasi certo che la piccola non avrebbe superato la crisi.

Ora sta bene ed è quello che conta” – conclude Colelli.