Quattro pecore iscritte a scuola per non far chiudere la classe. Hanno un nome e un cognome, peraltro evocativi, John Deere, Valériane Deschamps, Phil Tondus e Marguerite Duprès e sono i “nuovi” alunni di una classe della Mosella francese.
L’idea è nata a dei genitori dei comuni Notting-Voyer-Hermelange per impedire che i propri figli non avessero più una classe di riferimento. Le pecore sono state gentilmente prestate da un agricoltore locale.
Il ministero aveva chiesto ai tre comuni che avessero almeno 98 iscritti. Solo in questo modo sarebbe stato possibile garantire il mantenimento della quinta al rientro a settembre. I nomi sul registro erano solo 94.
Quella francese è un’idea simpatica – ma neanche troppo – per aggirare il problema dello spopolamento che sta coinvolgendo grand parte del mondo sviluppato. Le pecore, in altre parole, hanno riempito gli spazi vuoti. Ogni cosa è stata fatta secondo le regole: ogni pecora ha due genitori, un indirizzo ed una data di nascita.
I dossier compilati sono stati inviati all’Istruzione nazionale dall’ufficio del Comune, che ha partecipato attivamente alla mobilitazione.
Gli animali non sono stati a scelti a caso: a differenza delle pecore, i ragazzi non vanno contati perché non sono numeri, come spiegato da Loïc Firtion, a capo dell’associazione genitori, intervistato dall’Est Républicain. La classe era stata avviata nel 2021 con 90 alunni. Gli ovini sono ora stati introdotti a scuola, accolti con cartelli di benvenuto dai compagni di classe, che hanno allestito un piccolo recinto all’esterno per far trascorrere in tranquillità agli animali il tempo della loro presenza.
Quello che è accaduto in Francia è il primo assaggio di quanto potrebbe accadere in molte scuole d’Europa e del mondo. Il numero di bambini nati continua a decrescere e con esso, di conseguenza, anche il numero di iscritti a scuola. La Francia ha già avviato un piano che prevede misure a favore dei giovani, monitoraggio e check up sulla fertilità gratuito e incentivi alla famiglia e al welfare. In Italia, invece, il tema scuole e denatalità si fa sentire. Negli ultimi 10 anni sono stati già chiusi quasi 3mila istituti nel segmento infanzia e primaria. E continueranno a diminuire nei prossimi anni con numeri analoghi. Rimanendo in tema quadrupedi, il numero di capre sull’isola di Alicudi ha superato quello degli esseri umani. A fronte di circa 100 abitanti effettivi, infatti, si registrano più di 600 di questi animali. Che l’Italia possa battere la Francia e superare per numero di animali in aula?
FONTE ADNKRONOS