I PANIFICATORI SICILIANI DICONO NO ALLA FARINA D’INSETTI: “TUTELIAMO LE ECCELLENZE”

Un secco e deciso no alla polvere di grillo nella panificazione arriva dai fornai siciliani, in particolare dall’Assipan confcomercio Catania. I panificatori siciliani sono contrari all’utilizzo della polvere di Acheta domesticus (il grillo) nella produzione del pane artigianale e dei prodotti da forno.

“Tutelare il pane fresco artigianale italiano e siciliano in particolare, ricco di storia e tradizione”. È questa la posizione di Assipan Confcommercio in merito al regolamento di esecuzione 2023/25 della commissione europea che autorizza l’immissione sul mercato della polvere parzialmente sgrassata del grillo domestico come nuovo alimento.

L’associazione italiana panificatori esprime convinta contrarietà al suo utilizzo nella produzione del pane artigianale e dei prodotti da forno. “La normativa vigente prevede – spiega ASsipan in una nota – il pane debba essere prodotto escclusivamente con sfarinati di grano, acqua e lievito, con o senza aggiunta di sale comune, sebbene il successivo DPR 502/1998 consenta l’aggiunta di ulteriori ingredienti che devono essere obbligatoriamente riportati in etichetta”.

Al di là degli aspetti normativi, i panificatori catanesi ritengono che ci sia ormai da anni un graduale attacco, da parte dei potentati economici esteri, alle eccellenze gastronomiche italiane. Per questo motivo secondo Assipan è arrivato “il momento che il ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste si rechi di nuovo a Bruxelles. In gioco – scrivono i panificatori – non c’è solo la tutela del pane italiano, bensì la sopravvivenza di migliaia d’imprese di tutte le filiere alimentari nazionali”.

“La tradizione panaria italiana, e soprattutto siciliana – spiega Giusi La Cava, presidente di Assipan CONFCOMMERCIO Catania – poggia le sue radici sulle farie utilizzate. L’interazione tra lievito madre e farina di grano ha dei risultati ben precisi. Con la farina di insetti non sarebbe la stessa cosa. Inoltre – conclude – non possiamo introdurre farine provenienti dal mondo animale in un campo unicamente vegetale, come quello della panificazione che da millenni fonda orgogliosamente la sua cultura esclusivamente sulla terra”.

Si spera che oltre alla farina di grillo, i panificatori siciliani e italiani tutti siano contrari anche all’utilizzo delle larve della farina, anche queste sdoganate da Bruxelles.