I VIGILI DEL FUOCO DI CATANIA ALLO STREMO: «TURNI ANCHE DI 36 ORE»

Dopo anni di segnalazioni, battaglie e richieste ufficiali, i Vigili del fuoco di Catania devono ancora fare i conti con turni di lavoro massacranti: 24 e a volte persino 36 ore consecutive di turno che di certo non aiutano a mantenere la lucidità proprio nelle occasioni in cui ce ne sarebbe maggiore bisogno: il soccorso».

Questa una delle denunce più forti emerse stamattina nell’ambito di una manifestazione di protesta nella caserma di via Beccaria, sede del Comando provinciale dei Vigili del fuoco, organizzata in concomitanza con altre città italiane, da Fp Cgil, Fns Cisl e Vigili del fuoco Confsal nazionali.

L’assemblea, dal titolo ‘Quale futuro per i vigili del fuocò, è stata occasione di un confronto programmato proprio per fare il punto sui temi prioritari che interessano i lavoratori del settore e cioè: assunzioni, contratto, previdenza e salute. Anche i pompieri catanesi chiedono inoltre che venga loro riconosciuta l’assicurazione Inail.

«Le denunce fatte fin ad ora non hanno prodotto alcun risultato; la carenza di personale, sia qualificato che autista – spiegano i lavoratori – è sempre più accentuata; l’estate non è ancora finita, il personale è sottoposto a turni di servizio estenuanti che in alcuni casi hanno superato le trentasei ore consecutive, previste solo in casi di calamità. Tutto questo mette a rischio il soccorso; non si può restare lucidi dopo 36 o 24 ore continuative. Lo stress causato dalla mancanza di riposo aumenta gli infortuni e le malattie riducendo ancora di più le presenze».