IL CICLONE DETLEF PASSA SULLA SICILIA

“In queste ore – ha spiegato all’AGI Claudio Cassardo meteorologo dell’Università di Torino – il ciclone, denominato Detlef dall’università di Berlino, si sta iniziando ad approfondire, e il minimo sta per transitare sulla Sicilia orientale da Sud verso Nord”

Bisognerà attendere fino al primo pomeriggio per sapere se anche il secondo minimo depressionario presente sul Mediterraneo darà origine a un secondo Medicane, una rara forma di uragano simile a quelle tropicali Tropical Like Cyclone (TLC) come è già avvenuto ieri anche se per poche ore. “In queste ore – ha spiegato all’AGI Claudio Cassardo meteorologo dell’Università di Torino – il ciclone, denominato Detlef dall’università di Berlino, si sta iniziando ad approfondire, e il minimo sta per transitare sulla Sicilia orientale da Sud verso Nord”.

Successivamente “si posizionerà sul Tirreno nel pomeriggio, tra Sardegna e Campania, ed è quello il momento in cui potrebbe svilupparsi la trasformazione in ciclone similtropicale (TLC)”. In caso si trasformasse in un Medicane – dice Cassardo – preferirei denominare questa seconda depressione ‘Detlef 2’ in continuità con quella che abbiamo osservato ieri sul Mar di Sardegna, perché appartengono a due minimi diversi, anche se facenti parte della stessa saccatura. Il momento più critico sarà “ tra il tardo pomeriggio e la notte, prima dell’impatto sulla costa Tirrenica, previsto in Campania da quasi tutti i modelli che ho consultato”.

“Non c’è invece spazio – ha aggiunto – per una sopravvivenza dell’eventuale TLC Detlef 2 durante il transito sull’Appennino dal Tirreno all’Adriatico: con così poche ore di tempo per approfondirsi, sarà una struttura debole (come uragano) che non sopravviverà all’approdo su terraferma.

Quindi il TLC, se si formerà, durerà soltanto qualche ora, giusto il tempo per passare alla storia. Tuttavia, come dicevo già ieri, similtropicale o no, le isobare sono abbastanza ravvicinate e c’è molta convezione, per cui localmente si potrebbero sviluppare precipitazioni intense, anche a carattere di nubifragio. La zona colpita da venti forti si estenderà praticamente dall’Emilia Romagna alla Calabria, e l’impatto con rilievi anche modesti potrebbe favorire un’accentuazione delle precipitazioni.

Si consiglia di attenersi alle segnalazioni dei bollettini degli enti istituzionalmente preposti”.

Gli effetti non si sono fatti attendere già dalle prime ore della mattina forti piogge sono segnalate in Basilicata e anche in Sicilia, mentre gli effetti della bassa pressione si vedono anche in Adriatico dove a Venezia è attesa un’alta marea da record.
Piogge e vento non si esauriranno con questo minimo.

“Nei prossimi giorni, altri minimi da ciclogenesi saranno in giro nel Mediterraneo occidentale o nei pressi dell’arco Alpino, con correnti decisamente più fresche e forte divario termico con le acque ancora relativamente calde dei nostri mari. In particolare, anche se è troppo presto per poterlo affermare, domenica prossima esiste qualche possibilità che possano esserci condizioni favorevoli allo sviluppo di un nuovo TLC, visto che potrebbe esserci un nuovo affondo di aria fredda sul Mediterraneo.

Ovviamente andrà verificato perché i TLC sono rari e solo poche volte un affondo si risolve in un TLC” ha concluso Cassardo.